Onu: «Restrizioni aiuti a Gaza potrebbero essere un crimine di guerra»
Nella telefonata avvenuta nelle scorse ore tra il presidente Usa Biden e il premier israeliano Netanyahu – il primo colloquio da oltre un mese – si è discusso della situazione a Rafah e dell’assistenza umanitaria a Gaza, come riferito dalla Casa Bianca. Oggi il portavoce dell’Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani, Jeremy Laurence, ha osservato che «la portata delle continue restrizioni israeliane sull’ingresso di aiuti, insieme al modo in cui Israele continua a condurre le ostilità, potrebbero equivalere all’uso della fame come metodo di guerra, il che è un crimine di guerra».