Biden: «Se Israele entra a Rafah stop a invio armi»
L’avvertimento è arrivato dal presidente americano in persona durante un’intervista alla Cnn: se Israele darà seguito ad una vera e propria offensiva su Rafah, allora gli Stati Uniti interromperanno l’invio di alcune armi. Joe Biden lo ha affermato dopo aver riconosciuto che «dei civili sono stati uccisi a Gaza» a causa delle armi fornite da Washington allo storico alleato. «Continueremo a garantire – così Biden ha illustrato lo scenario – che Israele sia sicuro in termini di Iron Dome e della sua capacità di rispondere agli attacchi giunti di recente dal Medio Oriente», ma «ho messo in chiaro che se entrano a Rafah, ma non vi sono ancora entrati, non fornirò le armi». Già la scorsa settimana gli Stati Uniti hanno confermato di aver bloccato una fornitura nel timore di un’aggressione a Rafah. La posizione non è stata gradita da alcuni vertici israeliani, con il ministro della sicurezza Itamar Ben Gvir che su X ha scritto « Hamas ama Biden». Commento tuttavia criticato dal presidente israeliano Isaac Herzog, secondo il quale «anche quando ci sono discussioni e momenti di disaccordo tra gli alleati c’è un modo per risolvere le differenze». La questione mediorientale si è però trasformata anche in una faccenda di politica interna negli Stati Uniti, come visto con le recenti proteste nelle università. Anche il candidato repubblicano alla Casa Bianca ed ex presidente Donald Trump è intervenuto al riguardo sul social Thruth: «Biden si schiera con Hamas. È esattamente come quando si è schierato con le folle estremiste che stanno prendendo il controllo dei campus. Ci porta dritti alla terza guerra mondiale».