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Eurispes: «Il 57,4% della popolazione arriva a fine mese tra grandi difficoltà»

Rispetto al 2023, alcuni indicatori sulla situazione economica delle famiglie hanno registrato un timido miglioramento, nonostante ciò il 57,4% della popolazione arriva a fine mese tra grosse difficoltà. Lo sostiene il “Rapporto Italia 2024”, realizzato annualmente dall’Eurispes, riferendo che bollette (33,1%), affitto (45,5%) e rate del mutuo (32,1%) rappresentano un problema per molti nuclei familiari. Un aiuto dalla famiglia di origine (32,1%) o gli acquisti a rate (42,7%) rappresentano una “soluzione” alla quale fanno ricorso in molti italiani per far quadrare i conti. Negli ultimi 12 mesi la situazione economica personale e familiare è rimasta stabile per il 40,9% degli italiani, a differenza del 35,4% che ha confessato un peggioramento, seppure con intensità diverse. Un miglioramento è stato invece riscontrato da una quota esigua della popolazione, pari al 14,2%. Spostando l’attenzione sulla situazione economica generale del Paese, il 55,5% sostiene abbia subito un peggioramento, per il 18,6% la situazione è rimasta stabile mentre solo un italiano su dieci (10%) ha indicato segnali di miglioramento. Guardando al futuro, i cittadini mostrano cautela: per il 33,2% la situazione economica italiana resterà stabile nei prossimi dodici mesi. I pessimisti, che attendono un peggioramento, sono il 31,6%, mentre il 10,8% prospetta un periodo di crescita economica. Poco più di uno su quattro riesce a risparmiare (28,3%), mentre il 36,8% attinge ai risparmi per arrivare a fine mese. «I tempi straordinari ai quali facciamo riferimento da alcuni anni nelle nostre analisi stanno determinando una situazione nella quale l’incertezza e l’instabilità sono diventate una norma, in grado di condizionare ogni nostra possibilità di ulteriore sviluppo, ha detto il presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara, commentando i risultati del “Rapporto Italia 2024”. «L’Italia è al bivio in riferimento alle scelte culturali, politiche ed economiche da compiere. Serve coraggio», ha quindi aggiunto. Secondo Fara, «l’Italia, nonostante le sue grandi difficoltà, ha le risorse umane, culturali ed economiche per uscire da una crisi sempre più sistemica e multidimensionale. Si tratta semplicemente di superare, come già scrivevamo più di dieci anni fa, la subcultura del “presentismo” e proiettarsi nel futuro».

 

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