Affitto e bollette, così la condizione economica delle famiglie italiane
A fronte di alcune criticità, dal Rapporto Italia 2024 dell’Eurispes emergono anche miglioramenti, come l’aumento delle famiglie che arrivano a fine mese senza grandi difficoltà
di Redazione
Affitti, bollette, mutuo, spese mediche. Gli italiani vedono la situazione economica dell’Italia in chiaroscuro, un punto di vista che in qualche misura potrebbe riflettere le difficoltà che si osservano a livello personale. Ad esempio, secondo il Rapporto Italia 2024 dell’Eurispes, di recente pubblicazione, a riuscire a risparmiare, sono solo il 28,3% degli italiani, mentre il 36,8% afferma di dover attingere ai risparmi per arrivare a fine mese. Il 57,4%, osserva l’Eurispes, risponde di non riuscire ad arrivare a fine mese senza grandi difficoltà a fronte di quanti (sono il 42,6%) non riscontrano impedimenti.
Dal Rapporto Italia 2024 emerge che la spesa che più spesso mette in difficoltà le famiglie italiane è il pagamento del canone d’affitto (45,5%), seguita dal pagamento delle bollette e utenze (33,1%) e con pochissimo distacco dalla rata del mutuo (32,1%); chiudono le spese mediche con il 28,3%. Tuttavia, comparando i risultati con quelli delle rilevazioni precedenti si nota, rispetto allo scorso anno, un miglioramento generalizzato della situazione economica delle famiglie italiane. Diminuiscono le famiglie costrette ad utilizzare i risparmi per arrivare a fine mese (-2,1%), registrando il minimo della serie storica, più basso di quello del 2021, quando il fenomeno poteva essere spiegato con una riduzione generale delle spese dovute alle restrizioni imposte dalla crisi pandemica. L’Eurispes registra anche l’aumento delle famiglie che arrivano a fine mese senza grandi difficoltà (+9,2%), come il dato sul risparmio (+3,7%), in crescita di quasi quattro punti percentuali rispetto allo scorso anno, con un valore che supera quelli di tutte le precedenti rilevazioni.
Riguardo le spese, si legge ancora nel Rapporto, subisce un’ulteriore flessione il dato sulla difficoltà a pagare la rata del mutuo (-5,4%) che era risultato in calo già lo scorso anno dopo il picco del 2022 (43%) e, diminuiscono anche le difficoltà a sostenere le spese d’affitto (-2,9%). Nonostante i costi energetici restino alti, sono diminuiti in un anno anche gli italiani che dichiarano difficoltà a pagare le utenze (-4,8%), anche se rimangono su livelli superiori a quelli che si registravano prima dello scoppio della guerra in Ucraina. L’andamento dei prezzi dei beni di consumo: in aumento per l’83% degli italiani. Secondo il 54,1% dei cittadini nell’ultimo anno i prezzi in Italia sono molto aumentati; a questi si aggiunge il 29% che afferma che siano aumentati solo un po’, per un totale dell’83,1% di cittadini che hanno indicato un aumento generalizzato dei prezzi.
Secondo il 12,6% del campione – aggiunge l’Eurispes – i prezzi sono rimasti invariati e solo il 4,3% indica una riduzione. La famiglia d’origine, ad ogni modo, resta lo “zoccolo duro”. Ovvero di fronte alle difficoltà economiche, per ottenere liquidità il 32,1% degli italiani intervistati ha chiesto sostegno finanziario alla famiglia di origine; il 17,2% è ricorso al sostegno di amici, colleghi e altri parenti; il 16% ha richiesto un prestito in banca, mentre il 13,6% ha dovuto chiedere soldi in prestito a privati (non amici o parenti) non potendo accedere a prestiti bancari, una nicchia dove chiaramente può essersi insinuata l’usura. Inoltre, il 27,5% degli italiani ha ottenuto liquidità mettendo in vendita beni o oggetti su canali di compravendita on line, tipo E-Bay, Vinted, aste online, mentre il 15,3% ha dovuto vendere o ha perso beni come la casa o l’attività commerciale/imprenditoriale. Infine, rileva l’Eurispes nel Rapporto Italia 2024, si acquista a rate, spesso su piattaforme online a interessi zero. Per affrontare l’acquisto di nuovi beni il 42,7% ha optato per la rateizzazione dei pagamenti e tra le opzioni di rateizzazione, il 21,3% ha scelto piattaforme online che offrono servizi finanziari senza interessi.
Sul fronte dei pagamenti il 24,8% ammette di aver pagato le bollette con forte ritardo, il 22,1% ha avuto ritardi nel pagamento delle tasse, il 18,5% è stato in ritardo/arretrato con le rate del condominio e il 14,9% ha saldato in ritardo i conti presso commercianti/artigiani.