Nel 2021 mortalità in calo, ma più alta rispetto al pre-pandemia
Così l’Istat, sottolineando che «l’eccesso nei confronti del 2018-2019 è spiegato principalmente dalla mortalità per Covid-19»
di Redazione
«Nel 2021, i decessi sono stati 706.969, quasi 40mila in meno rispetto al 2020, ma circa 110mila in più se si considera la media degli anni 2018 e 2019.» Lo ha reso noto l’Istat, l’Istituto nazionale di statistica, sottolineando che «l’eccesso nei confronti del 2018-2019 è spiegato principalmente dalla mortalità per Covid-19».
Dopo gli incrementi generalizzati, registrati nel 2020, nel 2021 s’è ridotta la mortalità per le principali cause, fatta eccezione delle cause esterne, termine generico che indica cadute accidentali, annegamento, avvelenamento accidentale, suicidio e autolesione intenzionale, omicidio, aggressione, in crescita del 5% su base annua.
Secondo l’Istat, le cause di morte più frequenti nella popolazione si confermano nel complesso le malattie del sistema circolatorio (217.523 decessi) e i tumori (174.511), responsabili di oltre il 55% dei decessi complessivi. Il numero dei decessi per le malattie del sistema circolatorio, che era aumentato nel 2020, è diminuito nel 2021, analogamente a quello che si osserva per tutte le cause nel complesso, mentre i tumori sono l’unico gruppo, tra le cause più frequenti, in calo tanto nel 2020 quanto nel 2021.
«La mortalità per diabete e alcune malattie circolatorie resta comunque più elevata rispetto ai livelli pre-pandemici», ha osservato l’Istat nella nota.
A livello territoriale, poi, l’Istituto ha rilevato una riduzione della «mortalità totale e per Covid-19», nel Nord, specie nel Nord-Ovest. Un andamento in controtendenza rispetto al resto del Paese: in tutte le altre ripartizioni è invece aumentato, nello specifico al Sud e nelle Isole.
Nel 2021 l’emergenza sanitaria era ancora lontana dall’essere superata, sebbene meno intensa rispetto all’anno precedente, grazie ai vaccini e al rispetto delle misure di contenimento: nel 2021, dei 706.969 decessi registrati in Italia, 63.915 sono stati per Covid-19, pari 10,8 decessi ogni 10mila abitanti, in calo rispetto al 2020, secondo i tassi grezzi. Che riferiscono un andamento in controtendenza rispetto all’Europa nel suo complesso (Ue27), i Paesi dell’Europa Orientale e la Germania.
L’Istat ha osservato che «i valori del tasso grezzo di mortalità collocano l’Italia in una posizione intermedia nella graduatoria delle nazioni europee, ma se si standardizzano i tassi tenendo conto della distribuzione per età della popolazione, particolarmente anziana nel nostro paese, si osserva che l’Italia abbandona la sua posizione mediana e si colloca tra i paesi a più bassa mortalità in Europa sia per la mortalità generale che per la mortalità per Covid-19 ».