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Al via le elezioni europee, l’Unione in pillole

Si comincia il 6 giugno nei Paesi Bassi. A seguire, fino a domenica 9, tutti gli altri. Cosa è l’UE, a cosa serve il Parlamento europeo

di Redazione

A una manciata di giorni dalle elezioni europee, vale forse la pena fare un breve ripasso su cosa sia, in effetti, l’Unione europea e a cosa servano i suoi organismi. Si voterà a partire dal 6 giugno 2024, con i Paesi Bassi che saranno i primi “ad aprire i giochi”. Poi il 7 sarà la volta di Irlanda e Repubblica Ceca, mentre dall’8 apriranno i seggi di Lettonia, Slovacchia, Malta e Italia (dove si voterà anche il giorno seguente, in Repubblica Ceca il 7 e l’8). Negli altri Stati membri il voto è in programma nella giornata di domenica 9 giugno.  

Photo by Christian Lue on Unsplash

L’Unione europea. L’UE è nei fatti un partenariato economico e politico, che oggi conta 27 Stati membri. La fondazione risale al 1958, quando era la Comunità economica europea, composta da Belgio, Germania, Francia, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi. Con il passare del tempo si sono uniti altri 22 paesi e nel 1993, a seguito dell’adozione di trattati istitutivi, è stata formalmente denominata Unione europea. Fino a pochi anni fa erano 28 i paesi membri, nel 2020 è uscito dall’UE in via ufficiale il Regno Unito a seguito del referendum del 2016 sulla cosiddetta Brexit. L’UE – spiega la stessa Unione – si fonda sul principio dello Stato di diritto, cioè «ogni azione da essa intrapresa si basa su trattati volontariamente e democraticamente sottoscritti da tutti i paesi membri». Le istituzioni dell’UE sono la Commissione europea, il Parlamento europeo (a cui presteremo maggiore attenzione), il Consiglio europeo e il Consiglio dell’Unione europea.

Commissione europea. Per dirla in parole povere, si tratta dell’organo esecutivo dell’Unione, nonché promotore del processo legislativo. Ha sede a Bruxelles e ha il potere di iniziativa legislativa e dà attuazione alle decisioni degli organi legislativi.

Parlamento europeo. Si tratta dell’organo legislativo, istituito nel 1962 ed eletto, unica assemblea transnazionale al mondo, direttamente dai cittadini (per cui saremo chiamati a votare nei prossimi giorni). I componenti sono 705 (più il presidente), il cui mandato dura cinque anni. Tra le principali funzioni condivide con il Consiglio dell’Unione il potere legislativo; esercita un controllo democratico su tutte le istituzioni, gli organi e gli organismi dell’UE e in particolare sulla Commissione (tra le altre cose ha il potere di approvare e respingere la nomina dei commissari europei); condivide con il Consiglio dell’Unione il potere di bilancio dell’UE.
Come avviene la composizione al suo interno? I deputati si riuniscono in gruppi politici, organizzati secondo le affinità e non per nazionalità. Ciò significa che quando votiamo un partito a livello nazionale per le europee (attualmente sono 76 i deputati italiani), quest’ultimo “invierà” i rappresentanti su base proporzionale tra le liste che hanno raggiunto la soglia di sbarramento (fissata in Italia al 4%) ai gruppi di riferimento (ad esempio PPE, S&D, Renew Europe, ECR, ID e così via: sono sette al momento i gruppi politici). Il Parlamento si riunisce in seduta plenaria tutti i mesi a Strasburgo, nel corso di una tornata di quattro giorni (dal lunedì al giovedì), mentre a Bruxelles si riuniscono perlopiù le commissioni parlamentari. Infine il segretariato del Parlamento ha i propri uffici a Lussemburgo. Il ruolo del PE si è rafforzato dopo l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, nel 2009. Il Parlamento europeo elegge il presidente della Commissione europea, confermando o respingendo la scelta avvenuta in sede di Consiglio europeo (decisione che tiene conto dei risultati elettorali). Tale procedura si svolgerà dopo l’elezione del presidente del Parlamento da parte dei deputati neoeletti. 

Consiglio europeo. Si tratta dell’organo che riunisce i leader degli Stati membri per definire gli orientamenti generali e le priorità politiche dell’UE.

Consiglio dell’Unione europea. In maniera all’incirca analoga è l’organo che riunisce i ministri nazionali dei paesi membri e insieme al Parlamento europeo negozia e adotta la legislazione, in questo caso in rappresentanza degli interessi dei singoli paesi (mentre il PE in rappresentanza degli interessi dei cittadini dell’Unione).

Quali strumenti. In che modo l’Unione europea influenza le politiche nazionali e ha, quindi, un impatto sui cittadini? Attraverso una serie di strumenti, iniziamo però con il dire che l’UE ha come principali obiettivi la tutela di determinati valori, come la promozione della pace, lottare contro l’esclusione sociale e la discriminazione, sostenere il progresso scientifico e tecnologico, proteggere l’ambiente, salvaguardare le diversità, eccetera. Per realizzare tali obiettivi (il cui indirizzo politico è orientato dalla Commissione, su cui appunto vigila il Parlamento), l’UE adotta alcuni atti giuridici. Ad esempio i regolamenti, che sono vincolanti  e che devono perciò essere applicati in tutti i suoi elementi nell’intera Unione europea. Ancora, le direttive, che stabiliscono gli obiettivi che i paesi UE sono chiamati a raggiungere in un determinato arco temporale, tuttavia secondo le disposizioni nazionali che gli stessi paesi ritengono di dover adottare. Infine le decisioni, che hanno un valore vincolante. Poi possiamo aggiungere le raccomandazioni e i pareri, strumenti con cui le istituzioni europee esprimono posizioni e suggeriscono linee di azione, ma senza imporre obblighi in una direzione o nell’altra. 

Leggi anche:
Le preoccupazioni dei cittadini europei e italiani nell’attuale scenario internazionale
Verso le europee, le opinioni dei cittadini UE

 

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