Giorgia Meloni a Bruxelles per le nomine UE
Archiviati il G7 in Puglia e la partecipazione alla conferenza sulla pace in Ucraina che si è tenuta in Svizzera nel weekend, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è oggi (lunedì 17 giugno) a Bruxelles per il vertice informale dell’UE sull’assegnazione dei principali ruoli nelle istituzioni europee, i “top jobs”, tra cui spiccano il presidente della Commissione europea, il presidente del Consiglio europeo e l’alto rappresentante per la politica estera. Una partita fondamentale che disegnerà i contorni dell’Unione europea nei prossimi anni. Alcuni leader europei hanno espresso l’auspicio che si arrivi a nomi condivisi già in tempi brevi (la riunione è in programma questa sera, anche se il quadro definitivo è atteso al prossimo Consiglio europeo del 27 e 28 giugno), ma gli esiti potrebbero rivelarsi meno scontati di quanto immaginato alla vigilia. Perché se da un lato è vero che Ursula von der Leyen, in quanto Spitzenkandidat del Partito popolare europeo (il primo gruppo nel nuovo Parlamento), sembra essere proiettata verso la conferma alla presidenza della Commissione, dall’altro non qualcuno proverà, nelle decisioni relative alle nomine, a mettere sul piatto gli equilibri sopraggiunti nel Vecchio continente alla luce delle recenti elezioni. Intervistato dal Corriere della Sera, il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha sottolineato che il governo chiede un vicepresidente della Commissione e un commissario di peso, perché – afferma – «l’Italia merita un ruolo centrale». Nelle ore che precedono il vertice, Meloni ha avuto una serie di incontri, tra i quali l’ex premier polacco ed esponente dell’Ecr Mateusz Morawiecki e il premier ungherese, Viktor Orban. Colloqui anche con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.