Ucraina, Mosca: «Efficacia conferenza pace prossima allo zero»
L’efficacia della conferenza sull’Ucraina che si è tenuta nel weekend in Svizzera? «Prossima allo zero». Questa la risposta del portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato da Ria Novosti. «La Russia continuerà a cooperare con tutti i paesi che sono disposti ad approfondire la collaborazione. Il nostro presidente continua a essere aperto al dialogo, alle discussioni serie, sostanziali e produttive», ha poi aggiunto. Ieri, infatti, si è conclusa la conferenza di pace per l’Ucraina, ma il documento finale che riafferma l’integrità territoriale del paese non è stato firmato da tutti i partecipanti (assenti la Russia e la Cina, benché quest’ultima invitata). A non sottoscrivere la dichiarazione Sudafrica, Arabia Saudita, Thailandia, Indonesia, Messico, Emirati Arabi Uniti e Brasile. Il punto è che le posizioni di Kiev e Mosca restano distanti. L’Ucraina ritiene il dialogo possibile quando la Russia si ritirerà dal suo territorio; la Russia, al contrario – sul punto è intervenuto negli ultimi giorni lo stesso Putin –, considera un accordo opportuno per Kiev, data la situazione al fronte in peggioramento per gli ucraini. Ma quest’ultima ipotesi comporterebbe la cessione territoriale di alcune aree dell’Ucraina (Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia), circostanza appunto esclusa dal presidente ucraino Zelensky.