Migliora l’economia italiana, ma restano alcune criticità
Rallentano i servizi e continua a perdere terreno l’industria. Segnali positivi dai consumi. La congiuntura flash del Centro studi Confindustria
di Redazione
Servizi e industria in difficoltà, mentre tengono le esportazioni e gli investimenti, ma il PIL cresce poco. È quanto emerge, in sintesi, dalla Congiuntura flash pubblicata dall’Ufficio studi di Confindustria. Più in particolare, da viale dell’Astronomia sottolineano come, dopo il rimbalzo del fatturato registrato dall’Istat ad aprile, a maggio l’RTT per i servizi abbia riportato una flessione. Segnali simili dal PMI di S&P Global, che a giugno ha registrato un rallentamento (53,7 punti da 54,2), pur rimanendo in zona espansiva.
Per quanto riguarda l’industria, gli ultimi dati dell’Istat, relativi ad aprile, mostrano un aumento del fatturato in termini di volume dello 0,8%, ma l’indice RTT preannuncia una lieve flessione a maggio (-0,4%). Negative le prospettive sull’attività, con l’indice PMI di giugno rimasto in zona contrazione (da 45,6 a 45,7 punti).
Analizzando poi la domanda, il centro studi spiega che lo scenario dei consumi si mostra favorevole, con il risparmio in fase di normalizzazione e le prospettive di spesa delle famiglie in crescita. Meno buone le prospettive sul commercio con l’estero: ad aprile l’export totale è aumentato, ma quello verso i Paesi extra Ue ha riportato una brusca frenata.
Adesso gli occhi restano puntati sulle mosse delle banche centrali: i mercati, spiega Confindustria, si aspettano solo a settembre il primo taglio dei tassi FED (di -0,25%, da 5,50%). Anche per la BCE, che si è già mossa (a 4,25%), si legge ancora, è atteso solo dopo l’estate un secondo taglio.