Libano, raid israeliano su Beirut. Idf: «Morto numero due Hezbollah»
Nello scenario mediorientale non c’è solo l’uccisione del numero uno di Hamas, Ismail Haniyeh, avvenuta a Teheran nelle scorse ore, con le crescenti preoccupazioni di una risposta dell’Iran, che accusa Israele per l’accaduto. Perché nella giornata di ieri, martedì 30 luglio, l’esercito israeliano ha compiuto anche un attacco alla periferia meridionale di Beirut, la capitale del Libano. L’obiettivo era Hezbollah, in quanto l’organizzazione è stata da subito ritenuta responsabile del lancio del missile, sabato scorso, che ha causato 12 giovani vittime in in una città sulle Alture del Golan. A seguito del raid, l’Idf ha riferito di avere ucciso Fuad Shukr, considerato il braccio destro di Hassan Nasrallah, leader del gruppo libanese Hezbollah. L’ennesimo quadro di incertezza nella polveriera mediorientale, oltre i confini della Striscia di Gaza, con il timore di un’escalation regionale.