Ucraina, offensiva nella regione russa di Kursk
L’offensiva avviata dalle forze ucraine nelle scorse ore nella regione di Kursk, un’irruzione in territorio russo compiuta con circa 300 uomini e diversi veicoli corazzati, è stata etichettata da Vladimir Putin come «un’altra provocazione su larga scala». Il presidente russo lo ha affermato durante un incontro con esponenti del governo, secondo quanto riferito dai media internazionali. L’Ucraina, a detta di Putin, «sta sparando indiscriminatamente con diversi tipi di armi, compresi i razzi, contro edifici civili, case residenziali e ambulanze». Mosca però, tramite il ministero della Difesa, ha fatto sapere di essere riuscita a impedire «al nemico di avanzare in profondità nel territorio della Federazione Russa». Secondo la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, «ha mandato i cittadini ucraini nel tritacarne di Kursk per prolungare silenziosamente la mortale mobilitazione ucraina per altri tre mesi. Oggi ha firmato il relativo decreto». Il riferimento è appunto alla firma sulla proroga della legge marziale e della mobilitazione per ulteriori tre mesi dopo il 12 agosto 2024. Stando alle ricostruzioni, nell’ambito dell’offensiva ucraina a Kursk sarebbero morti almeno cinque civili, 28 i feriti.