Medio Oriente, sì di Israele alla ripresa dei negoziati con Hamas
Israele ha dato l’ok all’iniziativa di Stati Uniti, Egitto e Qatar di ripresa dei negoziati con Hamas per il rilascio degli ostaggi e per il raggiungimento della tregua nella Striscia di Gaza. L’appuntamento è in programma per il 15 agosto e il premier israeliano Benjamin Netanyahu – così riferisce il suo ufficio – si è detto d’accordo, anche se non tutti gli esponenti del governo la ritengono una giusta mossa (il ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, tra le voci critiche). La proposta Usa-Egitto-Qatar viene comunque accolta con favore dalla comunità internazionale. «Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco a Gaza ora. È l’unico modo per salvare vite, ripristinare la speranza di pace e garantire il ritorno degli ostaggi. Pertanto sostengo fermamente gli sforzi condotti da Stati Uniti, Egitto e Qatar per contribuire a raggiungere la pace e la stabilità di cui la regione ha bisogno», ha scritto su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Il passo verso il ritorno al dialogo si incastra con le tensioni sugli altri fronti della crisi mediorientale, con Hezbollah in Libano e con l’Iran. Diversi media, tra cui la Reuters che cita l’agenzia iraniana Tasnim, hanno scritto nelle ultime ore che Teheran può disporre di nuovi missili da crociera dotati di testate altamente esplosive che non sono rilevabili. In questi giorni si è a lungo parlato di un possibile attacco dell’Iran a Israele in risposta all’uccisione, avvenuta a Teheran, del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh.