Usa-Cina, incontro Sullivan-Xi
Stati Uniti e Cina cercano di stemperare le tensioni, per evitare di complicare ulteriormente un quadro internazionale molto complicato. Gli incontri, in programma nel viaggio a Pechino del consigliere per la Sicurezza nazionale degli States, Jake Sullivan, confermano le intenzioni dei due Paesi. Sullivan, il primo consigliere per la Sicurezza nazionale in Cina dal 2016, è stato ricevuto oggi il presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping (nei giorni scorsi c’è stato un faccia-a-faccia anche con il ministro degli Esteri Cinese, Wang Yi, e il vice presidente della Commissione militare centrale, il generale Zhang Yoxia, il primo incontro tra un funzionario statunitense e una figura militare cinese in quel ruolo dal 2018). «Il presidente Biden non vede l’ora di parlare di nuovo con lei nelle prossime settimane», ha detto Sullivan a Xi. Al centro degli incontri, tanti dossier sui quali i due Paesi hanno interessi contrastanti, a partire da Taiwan. Pechino ha chiesto agli Stati Uniti di interrompere il sostegno militare al governo taiwanese e di appoggiare la riunificazione con la Cina (un obiettivo che il Partito comunista cinese intende centrare entro il 2049, anno in cui la Repubblica popolare cinese celebrerà il suo centenario). Una richiesta che (difficilmente) Washington è disposta ad assecondare, indipendentemente da chi sederà alla Casa Bianca: l’indipendenza di Taiwan è vitale per contenere la Cina e stroncarne le aspirazioni egemoniche sui mari della regione.