Italia prima per riconoscimenti Dop, Igp e Stg
Lo rende noto l’Istat, aggiungendo che le eccellenze italiane riconosciute dall’Unione europea sono 319
di Redazione
«Nel 2022 il prestigio e la qualità italiane nel comparto agroalimentare del cibo certificato mantengono costante il primato per numero di riconoscimenti» nell’Unione europea. Lo rende noto l’Istat, l’Istituto nazionale di statistica, riferendo che le eccellenze italiane riconosciute da Bruxelles sono 319, in crescita del 28,6% rispetto al 2012, quando erano 248 (nel 2021 erano invece 315).
Si tratta di un numero che non ha eguali nel resto dell’Unione: a seguire infatti c’è la Francia, ferma a 262, e la Spagna con 205.
«Nell’intera UE i prodotti di qualità nel comparto agroalimentare del cibo erano 1.466; nel 2012 (ad esclusione del Regno Unito) erano 1.079», aggiunge l’Istat, osservando che «le denominazioni agroalimentari di qualità italiane si rafforzano crescendo di dimensione nel panorama internazionale».
Nel periodo compreso tra il 2012 e il 2021, il numero dei riconoscimenti, come anticipato, è cresciuto. Un aumento che, in particolare, ha coinvolto il settore degli ortofrutticoli e cereali con un incremento, in termini assoluti, di 23 nuove denominazioni e quelli dei formaggi e degli olii extravergine di oliva, con l’ingresso, rispettivamente, di 11 e 6 nuovi marchi di qualità.
A crescere rispetto al 2012 anche il numero dei produttori, da 75.148 del 2012 a 81.403 del 2022 (+8,3%), e dei trasformatori, da 7.015 a 7.492 (+6,8%). Con i primi che, complice la vocazione territoriale, definita oltre che dalle caratteristiche del territorio stesso anche dai vincoli imposti dai disciplinari di produzione, operano principalmente tra il Sud (14,4%) e le Isole (27,1%), il 19,4% nella sola Sardegna (seguita dal Trentino-Alto Adige con il 13,9% e dalla Toscana con il 13,8%). Quattro trasformatori su dieci si trovano invece nel Nord del Paese.