Eurozona, a luglio frena ancora la produzione industriale
Lo rende noto l’Eurostat. Si tratta di una performance negativa, ma comunque migliore delle attese
di Redazione
A luglio, frena (ancora) la produzione industriale nell’Eurozona. Lo rende noto l’Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea, riferendo che il calo è stato dello 0,3% su base mensile, dopo lo -0,1% di giugno.
Seppure negativa, quella registrata dall’Eurostat è una performance migliore rispetto alle attese degli analisti che prevedevano una contrazione più consistente (-0,6%).
Su base annua, la produzione è diminuita del 2,2%, che segue il -4,1% di giugno. Anche in questo caso, le stime degli esperti sono state disattese (-2,7%).
Scendendo nel dettaglio e guardando all’Italia, luglio è stato un mese negativo anche per l’industria del nostro Paese. Un dato che non rappresenta propriamente una novità: la produzione industriale è risultata in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente per il diciottesimo mese di fila.
Nello specifico, è calata del 3,3% su base annua (male la meccanica, la farmaceutica e l’industria del legno; malissimo invece l’industria tessile e dell’abbigliamento e i mezzi di trasporto; in controtendenza la chimica, l’alimentare bevande e tabacco, la fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria, e l’elettronica).
Un’ulteriore conferma del momento negativo attraversato dall’industria italiana arriva dall’indice della produzione, a luglio pari a 94,5. L’indice in questione ha come base di riferimento il livello medio del 2021, fissato a 100. Ciò vuol dire che la produzione industriale è attualmente del 5,5% più bassa rispetto ad allora, quando erano in vigore buona parte delle misure restrittive introdotte per contenere la diffusione del coronavirus.