Blinken in Israele, l’incontro con Netanyahu
L’obiettivo rimane il raggiungimento di un’intesa per il cessate il fuoco a Gaza, tema centrale dell’incontro di oggi del segretario di Stato Usa, Antony Blinken, con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Solo che stavolta Blinken, impegnato in quella che è la sua undicesima visita in Israele dal 7 ottobre 2023, porta con sé anche il piano statunitense per una tregua in Libano, divenuto nelle ultime settimane l’ulteriore teatro di guerra nell’incandescente scacchiere mediorentale. Oggi Hezbollah è tornata a minacciare Netanyahu tramite il responsabile delle relazioni con i media durante una conferenza stampa, nel quadro del tentativo di attacco nella sua residenza a Cesarea: i media israeliani hanno infatti confermato che il drone lanciato dal Libano ha in effetti colpito l’abitazione del primo ministro israeliano. Sullo sfondo, poi, resta il confronto con Teheran. Israele non ha ancora risposto al massiccio lancio di missili iraniano di alcuni giorni fa, ma un’azione è stata ampiamente annunciata. Nel frattempo sono stati compiuti nuovi arresti da parte delle autorità israeliane, ultimi dei quali coinvolgono altri sette residenti di Gerusalemme Est (aggiungendosi così ai sette di ieri, ritenuti spie per l’Iran) perché sospettati di aver pianificato attacchi nel paese, tra cui – riferiscono i media, citando la polizia e lo Shin Bet – l’assassinio di uno scienziato nucleare israeliano e di un sindaco nel centro di Israele.