Medio Oriente, prosegue il tour diplomatico di Blinken
Prosegue il tour diplomatico del segretario di Stato Usa, Antony Blinken, in quello che sarà, con ogni probabilità, l’ultimo tentativo dell’amministrazione Biden prima delle presidenziali statunitensi di avvicinare le parti in guerra nello scacchiere mediorientale. Ieri Blinken ha incontrato il premier Benjamin Netanyahu e altri funzionari israeliani di alto livello, auspicando una soluzione sul fronte del cessate il fuoco e del rilascio degli ostaggi ancora in mano ad Hamas. Al centro dei colloqui anche la risposta attesa delle forze israeliane al lancio di missili di alcuni giorni fa dell’Iran. In partenza per l’Arabia Saudita, questa mattina Blinken ha inoltre ricordato «l’incredibile opportunità» per Israele di normalizzare i rapporti con i paesi vicini, condizione utile a rafforzare la sua sicurezza. Ad aggravare la situazione, però, anche l’escalation delle ultime settimane in Libano. «La situazione umanitaria diventa ogni giorno più disperata. Centinaia di migliaia di persone fuggono con i loro ultimi averi, i bambini vengono separati dai genitori, gli ospedali lavorano al limite delle loro capacità. Il Libano è sull’orlo del collasso», ha dichiarato al riguardo la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, oggi in visita a Beirut. Intanto l’Idf ha comunicato di aver ucciso tre comandanti di Hezbollah, mentre nelle scorse ore aveva già confermato la morte di Hashem Safieddine, ritenuto il successore di Hassan Nasrallah alla guida dell’organizzazione. La sua uccisione è avvenuta a seguito di un bombardamento nella periferia sud della capitale libanese, circa tre settimane fa.