Medio Oriente, da vertice Brics appelli per fine ostilità
È a Kazan, in Russia, dove si tiene il vertice dei paesi Brics, che la questione mediorentale entra ancor di più nel vivo delle discussioni internazionali. C’è anche il leader cinese, Xi Jinping, tra gli altri, a lanciare un appello per la fine delle ostilità a Gaza e per la promozione di iniziative volte a scongiurare un’ulteriore escalation in Libano. Ma nelle ultime ore si registra soprattutto l’intervento del presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, osservatore interessato degli sviluppi legati al conflitto. «Il fuoco della guerra continua a divampare nella Striscia di Gaza palestinese e nelle città libanesi, e le istituzioni e le strutture internazionali guidate dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, la forza trainante della pace e della sicurezza internazionale, non sono in grado di spegnere il fuoco di questa crisi», ha affermato il leader di Teheran, come riportato dai media. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha invece invitato i paesi Brics a sostenere l’iniziativa di Ankara all’Onu «per fermare la vendita di armi verso Israele». Quanto sta avvenendo in Medio Oriente è uno dei temi, non a caso, al centro dell’incontro di oggi – il primo dall’inizio della guerra in Ucraina – tra il presidente russo Vladimir Putin e il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. Intanto, parlando alla conferenza internazionale sul sostegno alla popolazione e alla sovranità del Libano a Parigi, il premier libanese Najib Mikati si è rivolt «alla comunità internazionale affinché sia unita e sostenga gli sforzi per porre fine alle aggressioni in corso e metta in atto un cessate il fuoco immediato» nel paese. «La risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza dell’Onu – ha quindi aggiunto –, così come scritta attualmente, resta la pietra miliare della stabilità e della sicurezza nel sud del Libano».