Trionfo Trump, così le reazioni dei leader mondiali
La vittoria, netta, di Donald Trump alle elezioni presidenziali americane è al centro del dibattito internazionale. Con due conflitti su larga scala, come quello in Ucraina e quello in Medio Oriente, con le tensioni nella penisola coreana e con le ambizioni di Pechino, quale sarà il ruolo degli Stati Uniti nei prossimi anni è già da ora una questione non trascurabile. Esulta il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, il quale su X auspica «un nuovo inizio». «Il suo storico ritorno alla Casa Bianca – ha affermato il premier israeliano – rappresenta un nuovo inizio per l’America e un rinnovato impegno nei confronti della grande alleanza con Israele». Tuttavia vede uno spiraglio anche Hamas, che tramite suoi funzionari interpellati da agenzie internazionali, esorta il presidente eletto «alla prova sullo stop della guerra». Anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si congratula con Trump, definendo la sua vittoria «impressionante». La speranza di Kiev è che «aiuterà l’Ucraina ad ottenere una pace giusta». «Le nostre condizioni non sono cambiate e sono ben conosciute a Washington», fa sapere intanto il ministero degli Esteri di Mosca. Il Cremlino, tramite il portavoce Dmitri Peskov, sostiene che sia inappropriato fare previsioni sulle politiche di Trump. Tuttavia Peskov ha anche ricordato che «siccome proprio gli Usa sono il paese che butta costantemente benzina sul fuoco in questo conflitto e vi partecipa direttamente, essi sono in grado di cambiare la traiettoria della loro politica». Il portavoce del Cremlino ha inoltre riferito di non sapere se Vladimir Putin intenderà congratularsi con Trump.