Ucraina, Zelensky: «Gli ultimi raid russi non sono casuali ma dimostrativi»
«Questi non sono raid casuali, sono raid dimostrativi. Dopo le telefonate e gli incontri con Putin, dopo tutte le false chiacchiere sui media sulla presunta “astensione” dagli attacchi. La Russia mostra ciò che le interessa veramente: solo la guerra. E questo segnale dovrebbe udirsi in ogni parte del mondo, dalle sale dove si riuniscono i membri del G20 a tutte le capitali del mondo». Così il presidente ucraino Voldymyr Zelensky, su Telegram. In molti, anche dopo il massiccio attacco russo in Ucraina avvenuto nelle scorse ore, hanno osservato come l’inasprimento delle ostilità sia giunto dopo la conversazione telefonica tra il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente russo Vladimir Putin. Mentre la decisione statunitense di consentire all’Ucraina di utilizzare i missili Atacms viene considerata da Mosca un’ulteriore escalation alla crisi, oggi il Cremlino, tramite il portavoce Dmitri Peskov, ha sottolineato che il colloquio tra Scholz e Putin, avvenuto venerdì scorso, si sarebbe svolto su iniziativa di Berlino. Riguardo le ultime novità, la Germania, da parte sua, ha fatto sapere – stando a quanto riferito dal portavoce di Scholz, Wolfgang Buechner– che «il governo tedesco era informato della decisione di Washington di consentire all’Ucraina di utilizzare missili ad ampio raggio contro la Russia, ma «questo non modifica la posizione del governo tedesco sulla consegna dei Taurus». Il G20 di Rio de Janeiro, ad ogni modo, potrà essere un palcoscenico di attenzione rivolto alla crisi ucraina. Secondo Bloomberg, il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, potrebbe presentare un piano di pace per mettere fine al conflitto.