Dalla scuola al lavoro, così i giovani dopo la pandemia
Secondo la piattaforma digitale Eduscopio della Fondazione Agnelli, per i diplomati in un istituto professionale o tecnico nel 2021 è stato più facile l’inserimento nel mondo del lavoro
di Redazione
Meglio i diplomati in determinate tipologie di scuola che hanno deciso di non proseguire gli studi di chi invece ha deciso di intraprendere il percorso universitario nel 2021. La pandemia, infatti, ha inciso notevolmente sulla vita scolastica degli studenti, condizionandone scelte e futuro più immediato. Eduscopio, la piattaforma digitale curata dalla Fondazione Agnelli che aiuta i ragazzi e le famiglie a capire quali istituti preparano meglio agli studi universitari o al lavoro dopo il diploma, città per città, indirizzo di studio per indirizzo di studio, ha registrato alcune interessanti dinamiche che riguardano in particolare i diplomati del 2021.
Per quelli che hanno ottenuto la maturità in un istituto professionale o tecnico e hanno deciso di non proseguire gli studi l’inserimento nel mondo del lavoro è stato più facile: il loro tasso di occupazione rasenta il 35%, pari al 5% in più rispetto ai diplomati dell’anno scolastico 2019-2020.
Qualche difficoltà in più per chi si è iscritto all’università
Qualche difficoltà in più l’hanno invece incontrata gli studenti che, una volta diplomati, si sono iscritti all’Università. Secondo l’analisi della Fondazione Agnelli, la quota di coloro che non hanno dato esami al primo anno ha raggiunto il 20%, in aumento rispetto al 14% registrato nel 2017 e nel 2018. Negativo il confronto anche per la la percentuale di crediti universitari acquisiti rispetto al programma dell’anno sia la media dei voti agli esami.
Il voto medio alla maturità
Da segnalare una curiosità: probabilmente anche in ragione della struttura semplificata dell’esame finale, il voto medio alla maturità è cresciuto sia nel 2020 che, in misura maggiore, nel 2021. In quest’ultimo caso si è attestato a 83 su 100. Nel 2019, si era fermato a 77.