I numeri sulla violenza contro le donne
I dati confermano che si tratta di una piaga estesa a tutte le categorie sociali, a tutte le fasce d’età e ad ogni Paese
di Redazione
Si celebra oggi la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, un fenomeno che assume i connotati di una piaga sociale e culturale, poiché è trasversale (non conosce infatti classi sociali), in crescita (una conferma in questo senso arriva dai rapporti curati da diverse organizzazioni, anche internazionali) e che riguarda tutti i Paesi, anche se in alcuni casi assume maggiore rilevanza. Di seguito, diversi dati che permettono di inquadrarne meglio la portata.
Secondo l’Onu, l’Organizzazione delle Nazioni Unite, a livello globale le donne uccise intenzionalmente nel 2023 sono state almeno 85 mila, pari a una vittima ogni minuto, perlopiù in contesti che dovrebbero essere sicuri, come la casa, che rimane invece il luogo più rischioso per le donne e le ragazze, vittime nel 60% dei casi del coniuge o di altri membri della famiglia.
Pur esistendo aree più pericolose di altre – Caraibi, America Centrale e Africa sono le regioni più colpite –, la violenza contro le donne è estesa a tutte le categorie sociali, a tutte le fasce d’età e ad ogni Paese. Anche l’Italia non è immune: nel nostro Paese, dove sono state uccise 117 donne nel corso del 2023, i reati con vittime delle donne sono sono in costante aumento rispetto agli anni passati, riferisce il Servizio analisi criminale della Direzione centrale polizia criminale, ufficio interforze del Dipartimento della pubblica sicurezza, diffondendo l’analisi “Il Punto–Il pregiudizio e la violenza contro le donne”.
Da segnalare l’andamento che riguarda i cosiddetti reati “spia”: nel primo semestre 2024, in Italia, gli atti persecutori sono cresciuti del 6%, i maltrattamenti contro familiari e conviventi del 15% e le violenze sessuali dell’8% (tutti gli incrementi sono stati su base annua). Nello specifico, da gennaio a giugno i reati di “stalking” sono stati 9.914, in crescita dai 9.359 dello stesso periodo dell’anno scorso.
Infine, un altro dato. E questa volta riguarda l’Unione europea, dove quasi 50 milioni di donne, nella fascia d’età tra i 18 e i 74 anni, pari al 31% della popolazione di riferimento, ha subito violenza fisica o sessuale, minacce incluse, stando alle statistiche di una ricerca congiunta condotta dall’Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Ue, dall’Agenzia dell’Ue per i diritti fondamentali e dall’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere.
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