Libano, Israele: «Violato il cessate il fuoco»
La tregua in Libano sembra appesa a un filo, soprattutto in determinate aree del paese. Le forze israeliane, secondo quanto riportato tra gli altri dal Guardian, hanno riferito di una violazione del cessate il fuoco giovedì mattina a causa della presenza di sospetti nella zona meridionale. L’accordo di tregua accettato da Israele e Hezbollah comprende lo stop ai combattimenti di 60 giorni, che negli obiettivi degli Stati Uniti – che insieme alla Francia hanno mediato il raggiungimento dell’intesa – dovrà poi tradursi in una duratura fine delle ostilità. La fragilità della tregua era inoltre emersa dall’avviso di Israele ai civili libanesi di non fare immediato ritorno nel sud, considerandolo un’area ancora a rischio. In molti, tuttavia, stanno facendo rientro nelle case abbandonate nella fase più acuta degli scontri tra le parti. Intanto si prova a replicare un modello simile a quello libanese anche a Gaza, dove prosegue la guerra di Israele contro Hamas. Alcuni media statunitensi, tra cui Axios, hanno riferito di una comunicazione tra il presidente americano Joe Biden e il premier israeliano Benjamin Netanyahu in cui è stata ribadita la posizione di Washington riguardo la volontà di ottenere una tregua nella Striscia di Gaza. Nelle scorse ore Hamas aveva mostrato apertura allo scenario. Per il momento, secondo media libanesi, si registra l’arrivo a Tel Aviv di una delegazione egiziana, con l’impegno di proporre alle autorità israeliane un piano che prevede, in maniera pressoché analoga a quanto stabilito in Libano, una tregua iniziale di un mese o due, più il rilascio graduale degli ostaggi.