«Oltre l’80% dei giocattoli in commercio nell’Ue proviene dalla Cina»
Come Unione europea, importiamo più giocattoli, perlopiù dalla Cina, di quanti ne esportiamo. Lo rende noto l’Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Ue, ricordando, alla vigilia del Natale, che “la stagione delle feste è alle porte e l’acquisto dei giocattoli potrebbe essere una voce fondamentale nella lista delle cose da fare”. Nel 2023 l’Ue è stata un importatore netto di giocattoli dal resto del mondo, con 6,5 miliardi di euro di giocattoli importati da paesi extra-UE (un dato in calo rispetto al 2020: -2 miliardi di euro) mentre le esportazioni extra-UE sono state pari a 2,3 miliardi di euro (-0,2 miliardi di euro). La stragrande maggioranza dei giocattoli che ha trovato spazio sugli scaffali dei negozi europei proviene dalla Cina: il gigante asiatico è stato il principale fornitore, con l’80% delle importazioni complessive (per un valore di 5,2 miliardi di euro). A seguire il Vietnam, con il 6% (367 milioni di euro), e il Regno Unito (2%, 150 milioni di euro). Circa un quinto delle importazioni di giocattoli dell’UE è destinato al mercato tedesco (18%), quello francese e quello olandese “accolgono” rispettivamente il 16% e il 14%. La principale destinazione delle esportazioni extra-UE è stata il Regno Unito (30%, 694 milioni di euro), seguito dalla Svizzera (13%, 301 milioni di euro) e dagli Stati Uniti (10%, 233 milioni di euro). Repubblica Ceca (29%), Germania (19%) e Belgio (8%) hanno generato da sole oltre la metà delle esportazioni Ue.