Tra insicurezza e ritorno alla socialità, la fotografia del Censis
Nel 58esimo Rapporto sulla situazione sociale del paese, l’istituto rileva un aumento della percezione dell’insicurezza tra gli italiani
di Redazione
In Italia aumenta la percezione dell’insicurezza, nonostante il calo dei reati più gravi. In parte è dovuto forse all’incremento che si è registrato nel 2023. Il Censis – nel consueto Rapporto sulla situazione sociale del paese, giunto alla 58esima edizione – un’inversione di tendenza rispetto all’anno precedente, con un aumento complessivo dei reati del 3,8% rispetto al 2022 e dell’1,7% rispetto all’anno pre-pandemia 2019. Questo trend sembra perciò aver alimentato le preoccupazioni degli italiani, portando alla diffusione di sentimenti di insicurezza.
Eppure, negli ultimi dieci anni, il numero di reati in Italia ha conosciuto una significativa diminuzione, con cali soprattutto nei crimini più gravi: gli omicidi volontari sono scesi del 32,1%, le rapine del 35,9% e i furti in abitazione del 41,3%. Ma, spiega il Censis, si osserva comunque una percezione di vulnerabilità, che si riflette nei dati sul mercato della sicurezza: l’85,5% degli italiani possiede almeno un dispositivo di difesa domestica, mentre il 50,1% dichiara di voler investire maggiormente in sistemi di protezione per la propria casa. Parallelamente, il numero di cittadini che detengono regolarmente un’arma da fuoco è arrivato a quasi 1,7 milioni, con una stima di 3,7 milioni di persone (pari al 6,3% della popolazione) che vivono in nuclei familiari dove è presente almeno una pistola.
La legittima difesa resta però un tema controverso: il 43,6% degli italiani ritiene giustificabile sparare a un malintenzionato che si è introdotto in casa per rubare, per cui – dice il Censis – per tale quota di persone «dovrebbe essere considerato un atto legalmente legittimo».
Il ritorno alla socialità e la solitudine domestica
Alle insicurezze, però, si associa un ritorno generalizzato alla socialità dopo gli anni della pandemia, afferma il Censis in relazione al 2023. L’organizzazione di 2.397 fiere ha attirato oltre 10 milioni di presenze (+16,3% rispetto al 2022), mentre i concerti hanno registrato un boom con 28 milioni di spettatori (+70,1% rispetto al 2019). Anche gli incontri con amici sono ripresi: il 58,8% degli italiani trascorre il tempo libero in compagnia almeno una volta a settimana, un dato che sale fino al 90% tra i giovani di 15-19 anni.
Non tutti beneficiano di questa “ripresa conviviale”. Nel 2023 le persone che vivono sole hanno superato gli 8,8 milioni, segnando un incremento del 18,4% dal 2013. I vedovi – che rappresentano il 34,8% delle persone sole – e i single (celibi, nubili, separati o divorziati), che costituiscono il 65,2%, rendono evidente questo segmento significativo di “solitudine tra le pareti domestiche”.