Russia, ucciso il generale Igor Kirillov
Mosca parla di vendetta imminente, mentre la guerra tra Russia e Ucraina registra nuove modalità di scontro. La morte del capo delle truppe di difesa nucleare, il generale Igor Kirillov, avvenuta questa mattina nella capitale russa, è stata poi rivendicata da Kiev. La Russia aveva da subito ritenuto responsabili i servizi di intelligence ucraini. Una fonte sentita da Rbc ha sostenuto che Kirillov era un obiettivo legittimo, in quanto aveva dato ordine di usare armi chimiche proibite contro l’esercito ucraino. Quello che gli investigatori russi hanno immediatamente qualificato come un atto di terrorismo, è stato reso possibile dall’esplosione di un ordigno posizionato in un monopattino elettrico e azionato a distanza. Il fatto è accaduto nel sud-est di Mosca, a circa 6,5 chilometri a est del Cremlino. Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, commentando l’uccisione del generale, ha affermato che la leadership ucraina dovrà ora aspettarsi un’imminente vendetta, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Ria Novosti. «Rendendosi conto dell’inevitabilità della sua sconfitta militare, Kiev lancia attacchi codardi e spregevoli in città pacifiche», la posizione espressa da Medvedev. Tra le reazioni della comunità internazionale, si segnala quella del Regno Unito, che tramite il portavoce del premier britannico, Keir Starmer, fa sapere che Londra «non piangerà» la morte di Kirillov, il quale aveva «imposto sofferenza e morte al popolo ucraino».