Russia-Ucraina, Putin: «Sì ai negoziati in Slovacchia»
Il presidente russo, Vladimir Putin, afferma di voler concludere la guerra in Ucraina, non congelarla. In questo senso la piattaforma di pace offerta dalla Slovacchia di Robert Fico – risale ad alcuni giorni fa l’incontro con Putin a Mosca – è stata giudicata dal presidente russo «un’alternativa accettabile». Nel frattempo, però, dopo i raid in Ucraina che non si sono arrestati neppure nei giorni di Natale, altre questioni stanno creando attrito tra l’Occidente e Mosca. A cominciare dal caso dell’aereo della Azerbaijan Airlines caduto vicino Baku, di cui si ritengono responsabili – secondo fonti di Kiev e di Washington – le forze russe, a causa di un missile contraereo. «La Russia deve essere ritenuta responsabile per l’abbattimento dell’aereo della Azerbaijan Airlines. Le mie condoglianze ai parenti delle vittime», ha affermato in queste ore via social il capo dello staff presidenziale, Andriy Yermak. A sua volta la stessa compagnia aerea ha affermato che il velivolo è precipitato «a causa di interferenze esterne fisiche e tecniche», mentre il Cremlino ha fatto sapere che non commenterà le notizie sull’accaduto fino alla fine delle indagini, anche se ha già respinto al mittente le accuse. L’altra questione riguarda i sospetti della Finlandia, che ha sequestrato una nave petroliera russa sospettata di aver danneggiato alcuni cavi elettrici sottomarini. «La Nato rafforzerà la sua presenza militare nel Mar Baltico», ha annunciato il segretario generale dell’Alleanza, Mark Rutte, dopo un colloquio telefonico con il presidente finlandese Alexander Stubb.