Sondaggio Tecnè. Le elezioni comunali di Roma e Milano
Roma e Milano sono tra i principali Comuni chiamati al voto nei prossimi mesi. Nel capoluogo lombardo si prospetta una sfida a due tra i candidati Beppe Sala del Centrosinistra e Stefano Parisi del Centrodestra, più incerta la situazione nella Capitale dove si prospetta una sfida aperta tra il candidato del Centrosinistra (in attesa di conoscere l’esito delle primarie), quello del Centrodestra e quello del Movimento 5 Stelle. A livello nazionale, invece, il Pd resta il primo partito, segue il M5S.
Questi, in estrema sintesi, i punti salienti del sondaggio che l’istituto Tecnè ha condotto per Tgcom24.
Verso le elezioni comunali di Milano
Sia su Milano che su Roma Tecnè ha chiesto agli intervistati come giudicano la città per qualità della vita e operato delle amministrazioni in questi anni. Secondo il 38% delle persone contattate, la qualità della vita a Milano è peggiorata rispetto a 2-3 anni fa. La ritiene migliorata l’8%, invariata il 54%. I giudizi sulla giunta Pisapia risultano essere negativi nel 59% dei casi, positivi per il 37% (senza opinione il 4%). Se si votasse oggi, il 45% degli intervistati si recherebbe alle urne e si è già fatto un’idea per quale candidato sindaco. Il 12% andrebbe sì a votare, ma ammette di non avere ancora deciso per chi. Il restante 43%, invece, è costituito da quanti non andrebbero a votare o sono ancora incerti.
Queste, ad oggi, le rilevazioni sui candidati: Beppe Sala (Centrosinistra) raccoglierebbe tra il 34 e il 37% dei consensi, Stefano Parisi (Centrodestra) tra il 30 e il 33%, Patrizia Bedori (M5S) tra il 14 e il 17%, Curzio Maltese (Sinistra) tra il 9 e il 12%, Corrado Passera (Indipendente) tra il 4 e il 7%, altri candidati non andrebbero oltre il 2%.
Verso le elezioni comunali di Roma
Giunta Marino bocciata (i giudizi sono negativi per l’84% degli intervistati, positivi per il 9%, senza opinione per il 7%), mentre la qualità della vità è peggiorata rispetto a 2-3 anni fa per il 72% (migliorata per il 4%, invariata per il 24%): la situazione a Roma appare ora più complessa anche perché si devono ancora svolgere le primarie del Centrosinistra che sanciranno chi sarà il candidato ufficiale. Ad ogni modo, se si votasse oggi, il 43% degli intervistati si recherebbe alle urne già con le idee chiare, il 16% sarebbe invece indeciso sul nome del candidato sindaco, mentre non andrebbe a votare o è ancora indeciso il 41%.
Rispetto ai candidati questa è la situazione che si presenta a Roma ad oggi: il Centrosinistra con Morassut/Giachetti (candidati non ufficiali) tra il 24 e 27%, Guido Bertolaso (Centrodestra) tra il 23 e il 26%, Virginia Raggi (M5S) tra il 22 e il 25%, Stefano Fassina (Sinistra) tra il 7 e il 10%, Alfio Marchini (Indipendente) tra il 6 e il 9%, Francesco Storace (Destra), tra il 4 e il 7%. Altri candidati, infine, si attesterebbero tra il 4 e il 6%; tra questi è stato considerato anche l’ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, che otterrebbe da indipendente tra il 3 e il 4% dei favori.
Le intenzioni di vita per le politiche
Nel mese di febbraio il Pd risulta essere il primo partito con il 31% dei favori (rispetto ad un mese fa è cresciuto dello 0,5%). Andamento analogo per il Movimento 5 Stelle, che si attesta al 28% (+0,5% su gennaio). La Lega si attesterebbe al 14,5% (-1% rispetto al mese scorso). In crescita Forza Italia dello 0,5% rispetto a un mese fa, ora al 12,5%. Fratelli d’Italia cresce al 5,5% (+0,5%), mentre Area Popolare è stabile al 2,5%. Sinistra Italiana raggiungerebbe il 3,5% dei consensi (-0,5%); altri partiti sono al 2,5% (-0,5%). L’area degli incerti/astensione si collocherebbe al 49% (-1%).
La fiducia nei leader nazionali
Tecnè ha elaborato l’indice di intensità di fiducia relativo ai leader nazionali in una scala compresa tra 100 (completa fiducia) e 1 (nessuna fiducia). L’indice di fiducia per il presidente del Consiglio e segretario del Pd, Matteo Renzi, si attesta a 34/100 (variazione negativa sui 12 mesi), a 31/100 per il ministro dell’Interno e leader di Ncd, Angelino Alfano (variazione negativa). Per il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, l’indice si colloca sul livello di 29/100 (variazione negativa), mentre è stabile Matteo Salvini della Lega Nord (30/100). Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, registra un indice di fiducia in rialzo sui 12 mesi (35/100), così come Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia, 36/100). Nel Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo evidenzia un calo dell’indice di fiducia (ora 30/100), mentre cresce per il vicpresidente della Camera, Luigi Di Maio (31/100).
Note metodologiche
Le elezioni comunali a Milano
Il sondaggio è stato effettuato il 25 febbraio 2016. Numerosità pari a 800 casi con metodo Cati-Cami-Cawi su un campione rappresentativo della popolazione maggiorenne residente a Milano. Margine d’errore +/- 3,5% sui risultati a livello dell’intero campione. Estensione territoriale: intero territorio nazionale. Committente: Tgcom24.
Le elezioni comunali a Roma
Il sondaggio è stato effettuato il 25 febbraio 2016. Numerosità pari a 800 casi con metodo Cati-Cami-Cawi su un campione rappresentativo della popolazione maggiorenne residente a Roma. Margine d’errore +/- 3,5% sui risultati a livello dell’intero campione. Estensione territoriale: intero territorio nazionale. Committente: Tgcom24.
Le intenzioni di voto e la fiducia nei leader
Il sondaggio è stato effettuato il 18 febbraio 2016. Numerosità pari a 1.000 casi con metodo Cati-Cami-Cawi su un campione rappresentativo della popolazione maggiorenne italiana. Margine d’errore +/- 3,1% sui risultati a livello dell’intera popolazione. Estensione territoriale: intero territorio nazionale. Committente: Tgcom24.
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