MANOVRA: QUALCHE INTERVENTO SULLE PENSIONI E L’IVA NON SI TOCCA
Rispetto a quanto ci si aspettava le indiscrezioni emerse subito dopo il vertice di Arcore (durato sette ore) sembrano andare verso un’altra direzione. All’incontro, che oltre al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, hanno partecipato anche Umberto Bossi, Giulio Tremonti, Angelino Alfano e una delegazione del Carroccio. Da quanto trapelato scomparirebbe dalla manovra Il contributo di solidarietà sui redditi più alti, mentre resterà in vigore per quelli dei parlamentari. Ma soprattutto pare che il provvedimento vedrà un intervento sulle pensioni (sull’argomento c’erano stati i continui veti di Bossi) con il calcolo soltanto in base agli “effettivi anni di lavoro”. Così il calcolo per il raggiungimento degli anni di anzianità non dovrebbe più tener conto degli anni di servizio militare prestato e degli anni universitari che “verranno scorporati” mantenendo immutato l’attuale regime previdenziale. Inoltre, quella che sembrava la modifica più probabile non sarà presentata. Niente più aumento dell’Iva, quindi (anche se sarà prevista nella delega fiscale). La scadenza per presentare gli emendamenti alla manovra è prevista per le 20 di lunedì.
c’era da immaginarselo che sarebbero riusciti a fregare qualcuno.nel caso specifico chi ha dato involontariamente un anno della propria vita allo stato,chi in sostanza ha fatto il proprio dovere di cittadino assolvendo gli obbilighi della leva e che ora si trova , dopo aver sempre creduto che almeno per la pensione qualcosa valeva, con un anno sostanzialmente perso.Il tutto per non far pagare niente in più a chi prende 4000 euro netti al mese…per non parlare degli evasori o per non aumentare l’iva sui generi di lusso.
vergonatevi (bossi compreso)