La ricetta di Casini: “Berlusconi faccia un passo indietro”
“Rivolgo un appello alle donne e agli uomini di buona volontà della maggioranza, perché evitino di aprire una pagina nera per l’Italia. Dobbiamo evitare lo spettro della Grecia perché altrimenti tutta la politica ne sarà travolta”. Questo in sintesi l’appello di Pier Ferdinando Casini dopo il declassamento del rating italiano da parte di S&P che, tradotto in altre parole, vuol dire una cosa soltanto: Berlusconi deve fare un passo indietro.
“Se l’Italia non ha subito giorni peggiori da questa crisi – sostiene il leader dell’Udc – ed ha mantenuto un minimo di credibilità internazionale è stato per l’azione del capo dello Stato che è stata sempre di terzietà e supplenza. Napolitano non è nella posizione, per Costituzione, di fare quello che tutti vorremmo facesse, ma ha svolto un’azione di supplenza richiamando alla sua responsabilità precisa il governo anche in questa manovra. Il silenzio del capo dello Stato – ha quindi aggiunto Casini – è semplicemente una delle dimostrazioni più forti del rischio che il Paese sta correndo. Non è un silenzio inoperoso, anzi se noi sapessimo tutto quello che lui probabilmente sta facendo gli saremmo ancora più grati”.
In sostanza, però, “l’Udc non sarà la crocerossina di questo governo. Non ha la volontà e nemmeno la tentazione, e anche se l’avesse è un governo inaiutabile. Serve un armistizio tra i partiti al fine di un nuovo governo con personalità che vengono dalla politica e hanno dato buona prova di sé a livello europeo e internazionale. Tutto quello che si muove è meglio della melma, se non ci sono le condizioni di un governo di ampia convergenza, meglio le elezioni. Mi auguro però che la politica abbia la capacità di capire ciò di cui il Paese ha bisogno”.
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