Pil Italia +0,9%, Germania sotto le attese
Nel 2016 il PIL corretto per gli effetti di calendario è aumentato dell’1%, ma la variazione annua sui dati trimestrali grezzi è invece pari a +0,9% (nel 2016 vi sono state due giornate lavorative in meno rispetto al 2015). Lo rende noto l’Istat che sottolinea che i risultati dei conti nazionali annuali per il 2016 saranno diffusi il 1° marzo, mentre quelli trimestrali coerenti con i nuovi dati annuali verranno comunicati il 3 marzo.
Nel quarto trimestre del 2016 il prodotto interno lordo, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dell’1,1% nei confronti del quarto trimestre del 2015.
Il quarto trimestre del 2016 ha avuto tre giornate lavorative in meno del trimestre precedente e due in meno rispetto al quarto trimestre del 2015.
La variazione congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nei settori dell’industria e dei servizi e di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta. Nello stesso periodo il PIL è aumentato in termini congiunturali dello 0,5% negli Stati Uniti, dello 0,6% nel Regno Unito e dello 0,4% in Francia. In termini tendenziali, la crescita è stata del 2,2% nel Regno Unito, dell’1,9% negli Stati Uniti e dell’1,1% in Francia.
LA GERMANIA ACCELERA NEL QUARTO TRIMESTRE, MA RESTA SOTTO LE ATTESE
Per quanto riguarda la prima economia europea, la Germania, nel quarto trimestre del 2016 il PIL ha messo a segno un aumento dello 0,4% su base trimestrale. Il dato è peggiore delle attese degli analisti, che si aspettavano una crescita dello 0,5%. Il progresso è comunque evidente dato l’incremento dello 0,1% del trimestre precedente. A influire positivamente il contributo positivo della domanda interna. Su base annuale il PIL tedesco fa segnare una crescita dell’1,2%, ma anche in questo caso la stima degli analisti era superiore: +1,7%.
EUROZONA
Nell’ultimo periodo del 2016 la crescita nell’area dell’euro è risultata stabile, con il PIL a +0,4% rispetto ai tre mesi precedenti e +1,7% su base annua (dati Eurostat).