I dubbi di Milanese: “E se non fossi stato parlamentare?”
“Non mi considero l’emblema della casta. Posso dire soltanto che voglio essere trattato come un normale cittadino, anche se mi sembra che in questo momento un parlamentare sia invece qualcosa di meno di un normale cittadino. Mi sorge il dubbio: ma se non fossi stato parlamentare, mi sarebbe accaduto tutto questo?”. È quanto si domanda il deputato del Pdl, Marco Milanese, intervistato da Klaus Davi il giorno dopo che la Camera ha votato contro la richiesta di arresto nei suoi confronti. “Fermo restando che un politico deve avere un comportamento etico e morale, in questo momento si pone il problema di dire che sicuramente i parlamentari sono uguali agli altri cittadini, ma almeno facciamo in modo che non siano meno degli altri cittadini”, ha aggiunto Milanese. L’ex braccio destro di Tremonti è poi tornato sulle indiscrezioni relative ai sui suoi rapporti con il ministro dell’Economia: “Certe dicerie sul rapporto tra me e Tremonti non mi hanno ferito assolutamente. Anche perche’ non ci sarebbe nulla di male, se non fossero cose inventate di sana pianta. Se fosse vero, non avrei timore a dirlo”.
“Sono stati forse i servizi segreti a mettere in giro quelle chiacchiere?”, gli ha domandato Klaus Davi. “Lo dice lei – ha risposto Milanese –, io penso invece che ci sia tanta gente pettegola. Comunque è tutto falso, ma non è un disonore in quanto tale”.