La mobilità in Italia è più green | T-Mag | il magazine di Tecnè

La mobilità in Italia è più green

Secondo i dati dell’Isfort cresce il tasso di mobilità sostenibile e dell’utilizzo dello sharing mobility: nel 2017 il 58,6% degli spostamenti è stato fatto in auto, sette punti in meno rispetto al 2016. Un cambiamento che corrisponderebbe a nuove abitudini degli italiani
di Redazione

È stato presentato oggi, lunedì 12 novembre, alla Camera il 15° Rapporto sulla Mobilità in Italia, realizzato da Isfort – l’Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti – in collaborazione con ASSTRA, ANAV e AGENS che fotografa la situazione della mobilità riferita al 2017. I dati mostrano un vero e proprio cambio di tendenza: l’utilizzo dell’auto comincia a diminuire, nel 2017 il 58,6% degli spostamenti degli italiani è stato fatto in auto, quasi sette punti in meno rispetto alla rilevazione dell’anno precedente, simultaneamente cresce il numero di coloro che -compresi nel 58,6% – hanno preso la macchina come passeggeri, la cui percentuale è salita dall’8,5% al 12,3%.

Sembra consolidarsi un nuovo modello. Anche il tasso di mobilità sostenibile, cioè la percentuale di spostamenti compiuti a piedi o con bici e mezzi pubblici sul totale dei viaggi, è cresciuta dal 27,6% al 37,9% dal 2015 al 2017. Cresce anche il car sharing. La sharing mobility è comunque un servizio ancora di nicchia in Italia, e presente solo nei grandi centri urbani il 95% dei servizi di auto e bici condivise è concentrato in sole quattro città: Milano, Roma, Torino e Firenze. In generale nelle grandi città il 44,7% del totale degli spostamenti è fatto in auto e poco più del 21% in mezzi pubblici, nei piccoli centri invece il 68,8% è fatto in macchina a fronte di un uso del 4,8% del trasporto pubblico.

La “svolta green” si era già evidenziata durante gli anni della crisi che ha portato molti italiani a scegliere di risparmiare utilizzando, dove possibile i mezzi pubblici, o semplicemente limitando l’uso della macchina. Oggi però, secondo Carlo Carminucci, direttore della ricerca Isfort, il cambiamento sarebbe strutturale, dettato da nuove abitudini più radicate, dimostrate sia dal fatto che è cresciuta la percentuale di coloro che ritengono il car sharing un servizio da incentivare, il 57% contro il 42% dei favorevoli nel 2016, sia perché a fronte di un minor utilizzo, il tasso di motorizzazione non è diminuito, anzi, il numero di auto ogni 100 abitanti è passato dal 60,8% del 2013 a 63,7% di oggi, la fotografia è quindi quella di un parco veicoli sempre più ampio poiché in molti casi le auto non vengono rottamate.

 

Scrivi una replica

News

Ue, von der Leyen rieletta presidente della Commissione europea

Ursula von der Leyen è stata rieletta presidente della Commissione europea dal Parlamento europeo. I voti a favore sono stati 401, quelli contrari 284. In…

18 Lug 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Petrolio, Wti a 82 dollari al barile e Brent a 84 dollari

All’avvio dei mercati asiatici il greggio texano Wti è stato scambiato a 82 dollari al barile mentre il Brent è stato scambiato a 84 dollari.…

18 Lug 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Titoli di Stato, spread Btp/Bund a 130 punti

All’avvio dei mercati finanziari lo spread tra Btp e Bund si è attestato a quota 130 punti.…

18 Lug 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Lavoro: Istat: L’occupazione è più alta tra i laureati che tra i diplomati: 84,3% versus 73,3%

«Nell’edizione dell’indagine del 2023 si è rilevato che quando i genitori hanno un basso livello di istruzione quasi un quarto dei giovani (24%) abbandona precocemente…

17 Lug 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia