Fatturato in rialzo a settembre, ma l’industria resta debole
Nel terzo trimestre è in calo dello 0,7% rispetto al periodo precedente. E su base annua la diminuzione è dell’1,6%
di Redazione
Riprende fiato l’industria a settembre. Nel mese di riferimento, infatti, l’Istat stima che il fatturato aumenti in termini congiunturali dello 0,2%, anche se nel terzo trimestre l’indice complessivo è invece diminuito dello 0,7% rispetto al secondo trimestre. Anche gli ordinativi registrano a settembre un incremento congiunturale (+1%), mentre il terzo trimestre del 2019 è in diminuzione dell’1,7% rispetto al trimestre precedente. Il lieve incremento registrato a settembre – spiega dunque l’Istat – interrompe il calo congiunturale del fatturato rilevato nei tre mesi precedenti. Permane tuttavia una situazione di debolezza delle vendite dell’industria in senso stretto: il terzo trimestre segna una flessione rispetto a quello precedente, determinata dalla performance negativa della componente interna rispetto alla modesta crescita di quella estera.
Il fatturato totale, ad ogni modo, diminuisce in termini tendenziali dell’1,6%, con cali dell’1,5% sul mercato interno e del 2% su quello estero. La dinamica congiunturale del fatturato è sintesi di una modesta crescita del mercato interno (+0,4%) e di una lieve diminuzione di quello estero (-0,3%). Per gli ordinativi l’incremento congiunturale riflette un aumento delle commesse provenienti da entrambi i mercati, meno ampio per il mercato interno (+0,7%) e più marcato per quello estero (+1,5%).
Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a settembre gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un aumento congiunturale dell’1,2% per i beni di consumo e dello 0,7% per i beni intermedi, una trascurabile flessione (-0,1%) per l’energia e una più marcata riduzione dell’1,7% per i beni strumentali.
(fonte: Istat)