Lavoro: gli effetti dell’emergenza sanitaria sulle assunzioni
LinkedIn pubblica i dati relativi alle assunzioni in piena fase di stop alle attività produttive. L’Italia segna un calo del 62% e le prospettive per gli altri paesi non sono migliori
di Redazione
LinkedIn, il social network più grande al mondo per i professionisti, aggiorna regolarmente i dati sull’effetto del coronavirus sul mercato del lavoro e in particolar modo sulle assunzioni che risultano essere drammaticamente in calo in questa fase. L’ultimo report con i dati raccolti fino al 10 aprile mostra che in Italia si sta verificando una riduzione delle assunzioni del 62% rispetto allo stesso periodo del 2019. Solo tre settimane fa, l’aggiornamento di marzo mostrava un calo dei tassi di assunzione del 40%: la consapevolezza della situazione e la durata della chiusura ha fatto inasprire il dato di 22 punti percentuali.
Per quanto riguarda gli altri paesi, LinkedIn preannuncia per la Francia lo stesso andamento delle assunzioni in Italia: i dati aggiornati a pochi giorni dall’annuncio del lockdown hanno rispecchiato le tendenze italiane viste durante la prima settimana di chiusura del paese.
Mentre gli Stati Uniti, per esempio, nel primo mese di emergenza coronavirus, mostrano una diminuzione del tasso di assunzioni, secondo quanto rilevato dalla piattaforma, solo dell’1,1% rispetto l’anno precedente. La variazione annuale è pressoché minima, ma significativa considerando che è la diminuzione maggiore che si ha da gennaio 2017 e considerato che il paese non era ancora in pieno lockdown. Osservando i trend già analizzati in Cina, Italia e Francia, LinkedIn prevede anche per gli Usa momenti difficili per le assunzioni.
Tuttavia LinkedIn rimane positiva, guardando infatti i dati della Cina – dove i tassi di assunzione stanno tornando lentamente positivi -, in una nota non esclude una ripresa già nell’anno in corso.