Istat-Iss: «A marzo decessi in crescita del 49,4%»
Dal 20 febbraio al 31 marzo 2020 sono 13.710 i morti per Covid-19 in Italia. Lo rende noto il Rapporto prodotto congiuntamente dall’ISTAT, l’Istituto nazionale di statistica e dall’ISS, l’Istituto Superiore di Sanità. I dati di mortalità totale si riferiscono a 6.866 comuni, pari all’87% dei 7.904 complessivi. Prendendo in considerazione il mese di marzo, ISTAT e ISS osservano, a livello medio nazionale, una crescita del 49,4% dei decessi per il complesso delle cause. Durante il periodo che va dal primo decesso Covid-19 riportato al Sistema di Sorveglianza integrata (20 febbraio) fino al 31 marzo, i decessi passano da 65.592 (media periodo 2015-2019) a 90.946, nel 2020. L’eccesso dei decessi è di 25.354 unità, di questi il 54% è costituito dai morti diagnosticati Covid-19 (13.710). Il direttore del dipartimento Malattie infettive dell’ISS, Gianni Rezza, osserva che quindi esiste «una quota ulteriore di circa altri 11.600 decessi per i quali possiamo, con i dati oggi a disposizione, solo ipotizzare tre possibili cause: una ulteriore mortalità associata a Covid-19, nei casi in cui non è stato eseguito il tampone; una mortalità indiretta correlata a Covid-19, in decessi causati da disfunzioni di altri organi; una mortalità indiretta non correlata al virus ma causata dalla crisi del sistema ospedaliero nelle aree maggiormente affette».