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Consumi: di nuovo giù il commercio al dettaglio

A luglio le vendite registrano un calo del 2,2% rispetto a giugno e del 7,2% in termini tendenziali. I dati Istat

di Redazione

Il commercio al dettaglio registra una diminuzione a luglio su base mensile e in termini tendenziali. È il comparto non alimentare, soprattutto, a determinare il calo delle vendite rispetto allo scorso anno, che risulta essere in notevole diminuzione sia nella grande distribuzione sia nelle imprese operanti su piccole superfici. Nello specifico, stando ai dati Istat sui consumi, a luglio, su base annua, si registra una diminuzione delle vendite del 7,2% in valore e del 10,2% in volume, dovuta in larga parte all’andamento dei beni non alimentari (-11,6% in valore e -15,8% in volume). In calo, però, sono anche le vendite dei beni alimentari (-1,1% in valore e -2,4% in volume).  

Vendite in calo per quasi tutti i gruppi di prodotti

Per quanto riguarda i beni non alimentari, afferma ancora l’Istat, si registrano variazioni tendenziali negative per quasi tutti i gruppi di prodotti, ad eccezione di Utensileria per la casa e ferramenta (+3,2%). Le flessioni più marcate si evidenziano per Abbigliamento, e pellicceria (-27,9%) e Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-17,3%). Rispetto a luglio 2019, il valore delle vendite al dettaglio diminuisce del 3,8% per la grande distribuzione e dell’11,7% per le imprese operanti su piccole superfici. Le vendite al di fuori dei negozi calano del 7% mentre il commercio elettronico è in crescita (+11,6%). Un aumento, quest’ultimo, che l’Istat definisce tuttavia in rallentamento rispetto ai mesi passati.

Le stime di luglio

A luglio 2020, l’Istituto nazionale di statistica stima, per le vendite al dettaglio, una diminuzione rispetto a giugno del 2,2% in valore e del 3,1% in volume. In calo sia le vendite dei beni non alimentari (-3,2% in valore e -4,8% in volume), sia quelle dei beni alimentari (-1,0% in valore e -0,8% in volume). Nel trimestre maggio-luglio 2020, le vendite al dettaglio registrano un aumento del 12,1% in valore e dell’11,5% in volume rispetto al trimestre precedente. A determinare il segno positivo sono le vendite dei beni non alimentari (+27,4% in valore e +26,2% in volume), mentre i beni alimentari diminuiscono (-1,8% in valore e -2,5% in volume).

 

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