Oltre la metà dei televisori in Italia è da rottamare
Lo afferma il rapporto Auditel-Censis su 43 milioni di dispositivi presenti nel nostro paese, un dato in crescita rispetto al 2019
di Redazione
In Italia ci sono oltre 43 milioni di televisori. A fare il computo è il quarto Rapporto Auditel-Censis, L’Italia multiscreen: dalla Smart Tv allo schermo in tasca, così il Paese corre verso il digitale, sottolineando che il dato è in crescita rispetto al 2019 (+1%) e che una grossa fetta non è compatibile con il Digitale terrestre di seconda generazione, perché priva dello standard DVB-T2 con il nuovo sistema di codifica HEVC Main10, e in quanto tale è da rottamare: ad essere precisi, sono 27,7 milioni, pari al 64,2% del totale, che si trovano nelle case di 12 milioni di famiglie.
Tra questi ce ne sono molti – 8 milioni e 400 mila apparecchi, posseduti da tre milioni di famiglie italiane, pari al 12,8% del totale – che non hanno nemmeno i requisiti per il primo step, avviato lo scorso 20 ottobre, di passaggio all’HD, ovvero l’alta definizione.
Nel rapporto, Auditel e Censis aggiungono 9 milioni e 200 mila famiglie (il 38,6% del totale) possiedono solo un televisore; 9 milioni e 400.000 famiglie (il 39,2%) ne hanno due; 3 milioni e 500.000 (il 14,6%) ne hanno tre; 1 milione e 100.000, il 4,6% del totale, ha 4 o più televisori.
C’è anche una piccolissima porzione dei nuclei familiari che non ne hanno una tv, né la guardano: sono 575.000 famiglie, pari al 2,4% del totale, in cui vivono un milione e 260.000 persone.