Coronavirus, il piano di Biden anti-Omicron
«Non è come il 2020». Forzando un po’ la sintesi, è questo il succo del discorso che il presidente statunitense Joe Biden ha rivolto alla nazione nella giornata di ieri, parlando delle misure per fronteggiare la nuova variante Omicron, ormai dominante anche negli Usa. Resta il fatto, però, che le preoccupazioni non sono poche. Al punto che oggi l’Oms, pur riferendosi in questo caso all’Europa, ha sottolineato come sia in arrivo «una nuova tempesta». Il punto comune delle due posizioni sta nell’invito a vaccinarsi e, nello specifico, a sottoporsi alla terza dose. «I non vaccinati hanno buone ragioni per essere preoccupati, mentre i vaccinati e chi ha fatto il booster potranno passare le festività di fine anno come programmato», ha dunque sottolineato durante il suo intervento alla Casa Bianca, Biden. Resta il fatto che i numeri sono in aumento negli Stati Uniti come in altre parti del mondo e per quanto la vaccinazione di massa sia l’arma più importante per affrontare l’attuale situazione epidemiologica, il piano dell’amministrazione Biden prevede ulteriori misure. A cominciare, ad esempio, dal dispiegamento di altri mille medici e infermieri militari negli ospedali per far fronte all’impennata dei ricoveri e in soccorso degli ospedali nelle prossime settimane. Poi l’invio di 500 milioni di test rapidi anti-Covid che saranno distribuiti gratuitamente, ma solo a partire da gennaio. Inoltre, ha annunciato Biden, anche la realizzazione di nuovi centri vaccinali per la somministrazione delle dosi.
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