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Commercio estero: a gennaio export +5,3%, prezzi all’import +3% su dicembre

Dopo la battuta d’arresto di dicembre, le esportazioni segnano un nuovo aumento su base mensile. Il saldo commerciale è pari a -5.052 milioni di euro, si amplia il deficit energetico

di Redazione

A gennaio 2022, l’Istat stima una crescita congiunturale delle esportazioni (+5,3%) dovuto all’incremento delle vendite verso entrambe le aree, UE (+5,1%) ed extra UE (+5,4%). Anche nel trimestre novembre 2021-gennaio 2022, rispetto al precedente, l’export risulta in crescita (+4,7%). Le importazioni dall’area UE diminuiscono del 4,3%, mentre nel trimestre novembre 2021-gennaio 2022, aumentano del 9,1% rispetto ai tre mesi precedenti.

A gennaio 2022, l’export aumenta su base annua del 22,6%, la crescita è più sostenuta verso l’area UE (+25,5%) rispetto ai mercati extra UE (+19,2%). L’import registra un incremento tendenziale più marcato (+44,5%), che coinvolge sia l’area UE (+29%) sia, in misura molto più ampia, l’area extra Ue (+65,5%).

«Dopo la battuta d’arresto di dicembre – è il commento dell’Istat –, a gennaio l’export segna un nuovo aumento su base mensile trainato soprattutto dalle vendite di beni strumentali e beni intermedi. Nella media degli ultimi tre mesi, la dinamica congiunturale è molto positiva. Su base annua, la crescita dell’export, diffusa a tutti i settori, a eccezione degli autoveicoli, torna ad accelerare (+22,6%, da +16,2% di dicembre), spinta in particolare dal commercio con i paesi Ue. Gli acquisti di gas naturale e petrolio greggio spiegano un quarto dell’aumento tendenziale dell’import. Si amplia notevolmente il deficit energetico ma il saldo nell’interscambio di prodotti non energetici è positivo, sebbene meno ampio rispetto a gennaio dello scorso anno. I prezzi all’import continuano ad aumentare su base mensile e ad accelerare su base annua (+17,9%, da +15,6% di dicembre 2021), spinti principalmente dai rialzi dei prezzi di energia e beni intermedi».

Tra i settori che contribuiscono maggiormente all’aumento tendenziale dell’export si segnalano: metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+27,1%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+57,6%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+25,9%), prodotti della raffinazione (+87,3%) e sostanze e prodotti chimici (+25,2%). Sono in calo le vendite di autoveicoli (-1,7%).

Su base annua, i paesi che forniscono i contributi maggiori all’incremento dell’export nazionale sono Stati Uniti (con un aumento del 38,8%), Germania (+18,6%), Francia (+19%), Spagna (+34%), Regno Unito (+35,3%) e Belgio (+32,2%). Diminuiscono le vendite verso Cina (-9,0%) e Svizzera (-3,4%).

La stima del saldo commerciale a gennaio 2022 è pari a -5.052 milioni di euro (era +1.584 milioni a gennaio 2021). Il deficit energetico (-6.439 milioni) si amplia notevolmente rispetto a gennaio dello scorso anno (-2.327 milioni). L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici si riduce da 3.911 milioni per gennaio 2021 a 1.387 milioni per gennaio 2022.

Nel mese di gennaio 2022 i prezzi all’import crescono del 3% su base mensile e del 17,9% su base annua. Dai dati di gennaio 2022, gli indici dei prezzi all’import sono calcolati con il metodo del concatenamento annuale, utilizzando il mese di dicembre 2021 come base di calcolo; l’anno 2015 resta la base di riferimento.

 

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