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La guerra in Ucraina e l’Italia

Sondaggio Tecnè: secondo il 66% è opportuno continuare con le sanzioni economiche alla Russia. Il 40% a favore dell’invio di armi per sostenere la resistenza ucraina

di Redazione

La guerra tra Russia e Ucraina desta preoccupazione in Europa e in Italia per le conseguenze dirette sul territorio del conflitto in termini di vittime e distruzione, per il rischio escalation e il coinvolgimento delle forze Nato e, non da ultimo, il possibile impatto sull’economia, circostanza che peraltro si sta già osservando da alcuni giorni con i rincari e i costi dell’energia lievitati ulteriormente. Ma qual è il punto di vista degli italiani? L’istituto di ricerca Tecnè lo ha sondato nel consueto Monitor Italia realizzato per l’Agenzia Dire.

La maggioranza degli intervistati, il 66%, alla domanda «cosa dovrebbe fare l’Italia nel contesto attuale?» risponde di continuare con le sanzioni economiche. A seguire, nel 40% dei casi, di mandare armi per sostenere l’esercito e la resistenza ucraina. Solo il 6%, però, ritiene doveroso sostenere l’intervento militare della Nato e ancora meno, il 3%, inviare l’esercito italiano per aiutare quello ucraino. Infine nessun intervento in particolare, secondo il 19%, mentre non sa il 21%.

NOTA METODOLOGICA
Campione rappresentativo della popolazione maggiorenne residente in Italia, articolato per sesso, età, area geografica 
Estensione territoriale: intero territorio nazionale 
Interviste effettuate il 18 marzo 2022 con metodo cati – cawi 
Margine di errore: 3,1% sull’intero campione 
Totale contatti: 7.018 (100%) – rispondenti: 1.000 (14,2%) – rifiuti/sostituzioni: 6.018 (85,8%)
Soggetto che ha realizzato il sondaggio: Tecnè srl
Committente: Agenzia Dire 
Il documento completo sul sito: sondaggipoliticoelettorali.it

 

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