Turismo ancora in affanno, ma a Pasqua si torna a viaggiare
Il 2021 si è rivelato un anno ancora lontano dai valori pre-pandemia, ma in vista delle imminenti festività saranno 14 milioni gli italiani in viaggio
di Redazione
Il 2021 è stato l’anno della ripresa del turismo, ma meno di quanto in verità fosse auspicabile. Anche gli ultimi dati Istat al riguardo lo confermano: se la crescita rispetto al 2020 è stata, come immaginabile, piuttosto evidente, i dati sono ancora piuttosto lontani dai valori pre-pandemia. Ma al contrario di quanto previsto in un primo momento e al netto delle incertezze del momento dovute al conflitto in Ucraina, già a Pasqua qualcosa dovrebbe tornare a muoversi.
Nel 2021, ha spiegato l’Istat nel relativo report diffuso nelle ultime ore, il turismo dei residenti è risultato ancora fortemente limitato dalle restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19. Dopo la caduta del primo semestre, nella seconda parte dell’anno si è registrata una ripresa sia per i viaggi in Italia (+18% sul secondo semestre 2020), sia per le mete straniere (+30%). L’anno si è chiuso con un numero di viaggi con pernottamento (41,6 milioni) sostanzialmente stabile rispetto al 2020, ma ancora molto lontano da quello pre-pandemia (-40% rispetto al 2019). I viaggi all’estero diminuiscono del 74% (87 milioni di notti in meno) e i viaggi in Italia del 32% (41 milioni le notti perse) rispetto ai due anni precedenti. Cresce però la durata media nel confronto con il 2020: le notti trascorse in viaggio sono il 22% in più (281,5 milioni, 30% in meno sul 2019).
Ma a Pasqua, nonostante il periodo caratterizzato dal caro-bollette e dai rincari in generale, saranno circa 14 milioni gli italiani in viaggio, che spenderanno in media 504 euro (comprensivi di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti), per un giro d’affari di sette miliardi. Sono cifre che emergono da una recente indagine Federalberghi. Tra i viaggiatori di Pasqua, i quali in diversi casi approfitteranno del ravvicinato 25 aprile, l’89,5% ha deciso di rimanere in Italia. Tra le mete preferite il mare (28,9%), le località d’arte (28,7%), la montagna (16,4%), i laghi (4,6%) e le località termali (2,2%). Le capitali europee (57,8%) sono invece le mete più richieste tra quanti viaggeranno all’estero, seguite dalle località di mare (13,3%), dalle città extraeuropee (11,1%) e dai viaggi in crociera (10%).