Ambiente, intesa Consiglio Ue-Parlamento europeo per taglio emissioni gas serra
Nella notte, il Consiglio Ue e il Parlamento europeo hanno trovato un’intesa politica provvisoria per rendere più stringenti gli obiettivi di riduzione delle emissioni imposti agli Stati membri dell’Unione europea, nell’ambito del cosiddetto regolamento sulla condivisione degli sforzi. Il Consiglio Ue spiega che l’intesa, ancora provvisoria e in attesa di essere adottata, prevede un taglio delle emissioni di gas serra a livello europeo del 40% rispetto al 2005, per i settori non coperti dal sistema di scambio di quote di emissioni dell’UE (Ets), vale a dire l’agricoltura, gli edifici, i rifiuti, le piccole industrie e il trasporto marittimo su strada e nazionale. Su indicazione della Commissione europea, l’intesa mantiene l’incremento degli obiettivi nazionali, cambiando il modo in cui i Paesi possono usare le flessibilità esistenti per centrare i target assegnati. Il Consiglio Ue e l’Europarlamento hanno considerato però anche le incertezze, dovute agli eventi imprevisti e che influenzano le emissioni, programmando così per il 2025 un aggiornamento della traiettoria lineare delle emissioni stabilita per ogni Stato membro: non è esclusa quindi una revisione – verso l’alto o il basso, a seconda dei casi – delle assegnazioni annuali di emissioni per il 2026-2030. Per l’Italia, l’accordo prevede entro il 2030 un taglio del 43,7% rispetto al 2005, in aumento rispetto al target attuale, fissato al 33%.