L’incertezza frena l’economia, Eurozona verso la recessione tecnica
La Commissione europea stima per l’Italia una crescita del Pil nel 2022 al 3,8%, tagliate invece le previsioni per il 2023 (solo +0,3%)
di Redazione
Recessione tecnica nei prossimi due trimestri, vale a dire fine 2022 e inizio 2023. È quanto prevede la Commissione europea, che oggi, venerdì 11 novembre, ha pubblicato le stime economiche relativa all’Eurozona. Nel complesso, in ogni caso, la crescita dell’economia per quest’anno sarà del 3,2% (meglio del 2,6% riportato nella precedente stima), ma appena dello 0,3 nel 2023: una previsione, quest’ultima, al ribasso rispetto all’1,4% prospettato a luglio.
La revisione delle stime è in qualche misura condizionato dai fattori di incertezza che stanno caratterizzando l’attuale ciclo economico, in particolare gli effetti sulla domanda globale della guerra in Ucraina e la maggiore inflazione.
Per quanto riguarda l’Italia, la Commissione europea ha invece rivisto al rialzo le attese sulla crescita del Pil nel 2022, stimata ora al 3,8%, rispetto al 2,9% delle previsioni di luglio. Viene tagliata, invece, la stima sul 2023 con un Pil italiano atteso in crescita dello 0,3% rispetto allo 0,9% indicato in precedenza. Per il 2024 l’attesa è che il Pil italiano torni a salire, portandosi a +1,1% (nello stesso periodo l’Eurozona dovrebbe invece crescere dell’1,5%).
Nelle previsioni economiche d’autunno Bruxelles, inoltre, ritiene che l’inflazione nel nostro paese si attesti per quest’anno all’8,7%, per poi scendere al 6,6% nel 2023 e al 2,3% nel 2024.