La popolazione mondiale ha superato gli 8 miliardi di persone
Lo ha reso noto l’Onu, sottolineando che all’aumento hanno contribuito perlopiù i Paesi africani e asiatici, che hanno compensato il calo demografico registrato in Europa e in Nord America
di Redazione
Oltre 8 miliardi di persone vivono sul Pianeta. Lo ha reso noto l’Onu, l’Organizzazione delle Nazioni Unite, diffondendo una stima ufficiale, con un margine di errore che oscilla dai 160 ai 240 milioni di persone, che ha confermato il superamento del “traguardo”, grazie all’incremento record registrato negli ultimi undici anni.
Dal 2011 l’aumento è stato di un miliardo, perlopiù persone nate nel continente africano e asiatico, che hanno compensato il calo demografico europeo e nordamericano. E alcuni di loro continueranno a farlo: oltre la metà della crescita stimata per i prossimi anni invece sarà riconducibile all’incremento della popolazione di una manciata di Paesi (Repubblica Democratica del Congo, Egitto, Etiopia, Filippine, India, Nigeria, Pakistan e Tanzania).
Per comprendere meglio la portata del fenomeno, è sufficiente sottolineare che, dalla comparsa dell’Homo Sapiens, l’umanità ha impiegato 300 mila anni prima di toccare un miliardo di persone, nei primi anni dell’Ottocento.
Si tratta di «una importante pietra miliare nello sviluppo umano» e un avvertimento della «nostra responsabilità condivisa di prenderci cura del nostro pianeta». Secondo l’Onu, «questa crescita senza precedenti» è dovuta ad «un graduale aumento della durata della vita grazie ai progressi della sanità pubblica, dell’alimentazione, dell’igiene e della medicina».
Nel 1950, ricorda l’Organizzazione delle Nazioni Unite, la popolazione mondiale era composta da “appena” 2,5 miliardi di persone.
Tra i Paesi dove è previsto un calo demografico, c’è l’Italia. Lo scenario di previsione “mediano”, elaborato dall’ISTAT, l’Istituto nazionale di statistica, prevede una decrescita della popolazione residente nel prossimo decennio: da 59,2 milioni al 1° gennaio 2021 (punto base delle previsioni) a 57,9 milioni nel 2030, con un tasso di variazione medio annuo pari al -2,5‰. Nel medio termine la diminuzione della popolazione risulterebbe più consistente: da 57,9 milioni a 54,2 milioni tra il 2030 e il 2050, con un tasso di variazione medio annuo pari al -3,3%.
Tra il 2050 e il 2070 la popolazione italiana diminuirebbe di ulteriori 6,4 milioni (-6,3‰ in media annua). Nel 2070, in Italia, potrebbero vivere così 47,7 milioni di persone, 11,5 milioni di residenti in meno rispetto a oggi.