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Cosa aspettarsi dai social media nel 2023

Un universo in costante cambiamento. Lavoro, finanza, moda e attivismo le priorità secondo la Generazione Z nel 2023 Instagram Trend Report

di Redazione

Il 2022 è stato l’anno che ha messo in discussione l’esistenza dei social media, almeno per come li abbiamo conosciuti e utilizzati fin qui. Le dinamiche relative a Twitter, dopo l’arrivo al vertice dell’azienda di Elon Musk, è solo l’ultimo tassello. In realtà è altro ad avere cambiato molto nelle abitudini di consumo dei contenuti diffusi via social. Progettati all’inizio per la condivisione e per il mantenimento dei contatti anche a distanza, i social si sono presto trasformati in vere e proprie arene pubbliche, alimentando un po’ ovunque – secondo molti osservatori ed esperti di cose online – la crescente polarizzazione e le divisioni politiche e sociali. Ma negli ultimi tempi abbiamo assistito ad un’ulteriore evoluzione, quella dei creator che monetizzano attraverso i contenuti (sponsorizzati, ma non necessariamente) pubblicati sulle piattaforme che li ospitano. La tendenza è cresciuta con il successo di TikTok, ma altri competitor come Instagram hanno riorganizzato la propria struttura al fine di promuovere contenuti a pagamento o sponsorizzati. Proprio Instagram, in uno studio condotto dalla società WSGN, The 2023 Instagram Trend Report, ha evidenziato quali orientamenti nel 2023 è lecito aspettarsi tra i giovani della Generazione Z, nello specifico utenti di 16-24 anni.

Foto di Claudio Schwarz su Unsplash

Il campione di riferimento – il report è stato pubblicato a inizio dicembre 2022 – comprende ragazzi statunitensi, ma è facile ipotizzare come i giovani di altri paesi siano attratti dalle medesime opportunità e nutrano le stesse ambizioni. Tanto per capirci, quasi due terzi della Generazione Z, tra le ragazze e i ragazzi interpellati, prevedono di utilizzare i social media per fare soldi nel 2023 e la creazione di contenuti non sembra interessare solo chi già lo fa a tempo pieno, dato che nel segmento interessato il 64% degli utenti dei social media prevede di monetizzare un progetto quest’anno. In questo senso l’alfabetizzazione finanziaria è una competenza prioritaria per la Gen Z. Oltre l’85% ha in programma di imparare una nuova abilità nel 2023 e uno su quattro vuole aumentare le proprie competenze in campo finanziario. Tuttavia c’è da considerare che molti degli intervistati affermano di creare contenuti per esprimere se stessi e divertirsi.

La moda tra le priorità, con la sostenibilità che è un tema ritenuto fondamentale per la Generazione Z. Con l’aumento delle preoccupazioni per il clima, l’abbigliamento fai da te offre un’alternativa sostenibile al fast fashion. «Frugale e parsimoniosa», viene definita la Gen Z nello studio, si rileva l’intenzione di tagliare i costi e diventare più creativa. Infatti, l’aumento generale dei prezzi, indurrà tanti nel 2023 a risparmiare sui capi d’abbigliamento. Allo stesso modo, le preoccupazioni per il clima spingeranno i consumatori della Generazione Z verso prodotti mirati, come quelli protettivi per la pelle. In generale, per i 16-24enni, il trucco e i prodotti di bellezza rappresentano una forma di espressione di sé.

L’attivismo, emerge ancora dall’indagine, è una peculiarità della Generazione Z. Nel 2023, dunque, la maggior parte farà acquisti per sostenere cause a cui tiene. Mentre il 30% della Gen Z – si legge nel report – è abbastanza grande per votare, gli adolescenti usano piattaforme come Instagram per “votare” con il portafoglio. Questo avviene in un momento particolare della politica statunitense, di recente alle prese con le elezioni di metà mandato in cui Maxwell Frost è diventato il primo politico della Gen Z eletto al Congresso.

Infine si rileva un sentimento positivo riguardo le opportunità che potranno derivare dal metaverso, pur confermando la necessità di esperienze gratificanti dal vivo che possono andare dagli incontri con gli influencer di riferimento alla scoperta di cibi e altre culture. Ad ogni modo nel metaverso si aspetta di esprimere la propria individualità e la dedizione all’equità negli spazi digitali. Il 67% degli utenti, ad esempio, ritiene che nel prossimo anno gli avatar dovranno riflettere meglio le diverse corporature, i vestiti e le tonalità della pelle e oltre la metà prevede di trarre ispirazione per la moda anche dagli avatar digitali.

 

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