I numeri del settore dell’informazione nell’Ue
Secondo Media Industry Outlook della Commissione europea, i quotidiani sono circa 34 mila, le emittenti televisive 5 mila, 4 mila quelle radiofoniche
di Redazione
Si tratta del primo “censimento” del settore dell’informazione europeo. A condurlo la Commissione europea. Dal Media Industry Outlook emerge che nell’Ue ci sono 34 mila quotidiani, 5 mila radio e 4 mila emittenti televisive (complessivamente l’industria dei media europei è composta da 200 mila società – perlopiù di piccole dimensioni (99,8%) – che impiegano un milione di addetti).
Secondo il rapporto, nel 2021 i mezzi di informazione, tra stampa e media digitali (esclusi i broadcast), hanno generato complessivamente 19,8 miliardi di ricavi.
Tra gli europei rimane alto l’interesse verso le notizie: la maggior parte dichiara di consultarle quotidianamente, specie usando la televisione. In calo, però, la percentuale delle persone che dicono di essere «molto interessate» alle notizie. Emblematici i casi della Spagna, dove la quota è passata dall’80% al 55% nell’arco di soli sette anni, o di Francia e Italia, dove oltre un terzo delle persone, soprattutto nella fascia d’età più giovane, confessa di aver evitato attivamente le notizie nel 2022.
Il report evidenzia un problema diffuso nel settore dell’informazione. Quello relativo alla remunerazione. «Gli europei in generale non pagano per l’accesso ai contenuti informativi», sottolinea il rapporto, aggiungendo che «il divario tra il valore attribuito ai contenuti informativi e la sua monetizzazione rappresenta una sfida cruciale per la sostenibilità economica dei mezzi di informazione».