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La lotta al cambiamento climatico, così l’opinione dei cittadini

Diversi sondaggi e studi condotti a livello internazionale mettono in evidenza le preoccupazioni delle persone, ma anche le opportunità di sviluppo

di Redazione

Quanto accaduto in questi giorni in Emilia-Romagna, con le alluvioni che hanno colpito diverse aree provocando sfollati e ingenti danni, pone una volta di più l’accento sul tema dei cambiamenti climatici. Eventi di questa portata sono sempre avvenuti, ma la scienza suggerisce, ormai da diversi anni, che saranno sempre più frequenti e sempre più catastrofici se non si riuscirà a porre rimedio, sia in termini di lotta al cambiamento climatico attraverso misure mirate, sia in termini di prevenzione contro il dissesto. Anche l’opinione pubblica sembra avere le idee chiare sull’argomento e ritiene questo un tema prioritario.

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Ad esempio un sondaggio Ipsos del 2022, in collaborazione con il World Economic Forum, metteva in risalto come in media, nei 34 paesi esaminati, oltre la metà degli intervistati (56%) ritiene che i gravi effetti del cambiamento climatico siano già visibili nella propria zona. Più di sette intervistati su dieci (71%) si aspettano gravi conseguenze nella propria aerea nei prossimi dieci anni e un terzo (35%) prevede lo sfollamento nei prossimi 25 anni. Dal sondaggio emergeva anche come siano i cittadini italiani quelli più preoccupati. In Italia sette su dieci ritengono che il cambiamento climatico abbia già avuto effetti gravi nel luogo in cui vivono.

In generale, riferiva Ipsos, la percentuale di intervistati che descrive l’impatto, finora, dei cambiamenti climatici nell’area in cui vivono con livelli molto o abbastanza gravi varia dal 25% in Svezia al 75% in Messico, con una media del 56% nei 34 paesi oggetto dell’indagine. In 22 paesi la maggioranza riferisce che l’area evidentemente interessata è già stata gravemente, in nove paesi si superano i due terzi degli intervistati che rispondono in questo modo: Messico, Ungheria, Turchia, Colombia, Spagna, Italia, India, Cile e Francia.

Anche in un sondaggio Eurobarometro dello scorso anno appariva evidente la preoccupazione per i cambiamenti climatici nonché la convinzione di opportunità nello sviluppo di azioni di contrasto. L’85 % degli europei, infatti, ritiene che la lotta contro i cambiamenti climatici possa contribuire a migliorare la propria salute e il proprio benessere e la stessa percentuale è dell’avviso che essa possa creare nuove opportunità per l’innovazione, gli investimenti e l’occupazione. Sebbene il 49% degli intervistati tema che la lotta contro i cambiamenti climatici possa danneggiare la nostra economia, l’83% ritiene che essa possa contribuire a ridurre i costi di maggiori danni ecologici in futuro. Inoltre, l’81 % ritiene che, a lungo termine, le energie rinnovabili possano limitare il prezzo che paghiamo per il nostro consumo energetico.

 

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