Inflazione, confermato il rallentamento a maggio | T-Mag | il magazine di Tecnè

Inflazione, confermato il rallentamento a maggio

Come anticipato anche nella stima preliminare, l’Istat ha rilevato un inflazione del 7,6%, contro il +8,2% di aprile

di Redazione

Nel mese di maggio 2023, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,3% su base mensile e del 7,6% su base annua, da +8,2% nel mese precedente, confermando la stima preliminare.

Foto di Hands off my tags! Michael Gaida da Pixabay

La decelerazione del tasso di inflazione si deve, in prima battuta, al rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (da +26,6% a +20,3%) e, in misura minore, di quelli degli alimentari lavorati (da +14,0% a +13,2%), degli altri beni (da +5,3% a +5,0%), dei servizi relativi ai trasporti (da +6,0% a +5,6%) e dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +6,9% a +6,7%). Tali effetti sono stati solo in parte compensati dalle tensioni al rialzo dei prezzi degli alimentari non lavorati (da +8,4% a +8,8%) e di quelli dei servizi relativi all’abitazione (da +3,2% a +3,5%).

L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, registra un lieve rallentamento da +6,2% a +6,0%, così come quella al netto dei soli beni energetici, che passa da +6,3% a +6,2%.

Si attenua la crescita su base annua dei prezzi dei beni (da +10,3% a +9,3%) e in misura minore quella relativa ai servizi (da +4,8% a +4,6%), portando il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni a -4,7 punti percentuali, da -5,5 di aprile.

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano in termini tendenziali (da +11,6% a +11,2%), come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +7,9% a +7,1%).

L’aumento congiunturale dell’indice generale si deve principalmente ai prezzi degli alimentari non lavorati (+1,5%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,0%), degli alimentari lavorati (+0,6%) e dei servizi relativi all’abitazione (+0,4%), a cui si oppone il calo dei prezzi degli energetici non regolamentati (-1,6%) e regolamentati (-0,2%).

L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,6% per l’indice generale e a +4,7% per la componente di fondo.

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,3% su base mensile e dell’8,0% su base annua (in decelerazione da +8,6% di aprile); la stima preliminare era +8,1%.

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,2% su base mensile e del 7,2% su base annua.

(fonte: Istat)

 

Scrivi una replica

News

Ue, von der Leyen rieletta presidente della Commissione europea

Ursula von der Leyen è stata rieletta presidente della Commissione europea dal Parlamento europeo. I voti a favore sono stati 401, quelli contrari 284. In…

18 Lug 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Petrolio, Wti a 82 dollari al barile e Brent a 84 dollari

All’avvio dei mercati asiatici il greggio texano Wti è stato scambiato a 82 dollari al barile mentre il Brent è stato scambiato a 84 dollari.…

18 Lug 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Titoli di Stato, spread Btp/Bund a 130 punti

All’avvio dei mercati finanziari lo spread tra Btp e Bund si è attestato a quota 130 punti.…

18 Lug 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Lavoro: Istat: L’occupazione è più alta tra i laureati che tra i diplomati: 84,3% versus 73,3%

«Nell’edizione dell’indagine del 2023 si è rilevato che quando i genitori hanno un basso livello di istruzione quasi un quarto dei giovani (24%) abbandona precocemente…

17 Lug 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia