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A ottobre l’export verso i paesi extra Ue torna crescere 

L’incremento, registrato sia su base mensile che annua, è trainato in particolare dalle maggiori vendite di beni di consumo non durevoli e beni strumentali

di Redazione

«A ottobre 2023 si stima, per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27, un aumento congiunturale per entrambi i flussi, più ampio per le esportazioni (+6,3%) rispetto alle importazioni (+3,1%)». Lo rende noto l’ISTAT, l’Istituto nazionale di statistica, aggiungendo che «l’incremento su base mensile dell’export riguarda tutti i raggruppamenti principali di industrie, a eccezione di beni di consumo durevoli (-0,1%), ed è dovuto soprattutto alle maggiori vendite di beni di consumo non durevoli (+9,7%) e beni strumentali (+6,4%). Dal lato dell’import, a esclusione di energia (-1,7%), si rilevano aumenti congiunturali per tutti i raggruppamenti; i più marcati per beni di consumo durevoli (+9,7%), beni strumentali (+7,6%) e beni intermedi (+6,3%)».

Foto di Mikkel Jönck Schmidt su Unsplash

Nella nota, diffusa dall’ISTAT, si legge anche che «nel trimestre agosto-ottobre 2023, rispetto al precedente, l’export cresce del 3,2%, per effetto delle maggiori vendite di energia (+48,2%), beni strumentali (+3,2%) e beni di consumo non durevoli (+2,8%). Nello stesso periodo, l’import registra un aumento dell’1,3%, cui contribuisce in misura rilevante l’incremento degli acquisti di energia (+13,3%).

A ottobre 2023, l’export cresce su base annua del 9,2% (era -6,9% a settembre). La crescita è trainata dalle maggiori vendite di energia (+24,4%), beni strumentali (+21,9%) e beni di consumo non durevoli (+7,6%). L’import registra una flessione tendenziale del 18,7%, determinata dalla contrazione degli acquisti di energia (-35,8%), beni intermedi (-14,2%) e beni di consumo non durevoli (-7,8%).

A ottobre 2023 il saldo commerciale con i paesi extra Ue27 è positivo e pari a +5.366 milioni (-2.174 milioni a ottobre 2022). Il deficit energetico (-5.392 milioni) è inferiore rispetto a un anno prima (-9.379 milioni) mentre l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici, pari a 10.758 milioni, è elevato e in aumento rispetto a ottobre 2022 (+7.204 milioni).

A ottobre 2023, si rilevano incrementi su base annua delle esportazioni verso quasi tutti i principali paesi partner extra Ue27; i più ampi riguardano paesi OPEC (+42,0%), Giappone (+25,2%), Stati Uniti (+10,1%) e Regno Unito (+9,1%). Diminuiscono le vendite verso Cina (-1,0%) e paesi MERCOSUR (-0,5%).

Tranne che dagli Stati Uniti (+8,8%) – conclude l’ISTAT –, le importazioni da tutti i principali paesi partner extra Ue27 sono in calo su base annua. Gli acquisti dalla Russia registrano la flessione tendenziale più ampia (-85,0%); marcate anche le riduzioni degli acquisti da paesi MERCOSUR (-33,2%) e India (-30,7%)».

 

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